Le valutazioni dettagliate del Napoli di ogni azzurro su Gazzetta

Prego intestargli uno dei tre punti: la parata su Hjulmand, dopo 94 minuti di vento freddo, è speciale.

Sinistra o destra, che differenza farà? Attivo, sveglio, mette una gran palla col giro su cui Hojlund non arriva.

Bene fino alle 22.50 ma non esiste che al 94’ Hjulmand colpisca di testa nella tua area, a 10 metri da Milinkovic.

Ottimo su Ioannidis e cancella un’azione Sporting due volte in 20 secondi. Male sull’ultima palla: scavalcato.

Non sbaglia un passaggio perché il piede c’è. Non all’arrembaggio: negli ultimi 30 metri, si può dare di più.

Dicono che presto viaggeremo sui taxi-robot. Ecco, lui è la solita macchina nel portare palla a destinazione: garanzia.

Fare un bel quadro e poi lanciargli contro una sedia: bene a lungo, ma il fallo da rigore mette tutti in pericolo.

Il big bang che genera l’1-0: tutto nasce da una sua palla rubata. Aggiunge un tiro deviato e la solita presenza.

Dalla sostituzione alla redenzione. Due assist e la gran giocata per l’1-0. Esce ma qui è diverso… (Gilmour s.v.)

L’angolo di Nord Europa rimasto senza corrente. Hojlund e KDB bene, lui perso: in area, il suo territorio, non si vede. Sostituito.

Gol di piede e di testa, perché un 9 fa così. In omaggio, una bella apertura per Politano. Lotta e gol pesanti: sempre più importante.

Se evitasse di regalare l’ultimo corner, sarebbe meglio. Non granché ma allarga il campo nel 4-3-3 finale.

Non si può dire che non si noti: gioca uno contro uno, porta effervescenza naturale. Giocate decisive? Uhm, no.

Dentro per Gutierrez, interpreta il finale alla uruguaiana: rischia il giallo, ma ci sta.