ADL potrebbe ripensare all’acquisto del Maradona? Dipende dalla Zes

Tra investimenti, burocrazia e tempistiche europee, Napoli gioca la sua partita per trasformare il Maradona in uno degli stadi protagonisti di Euro 2032

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Il futuro dello Stadio Diego Armando Maradona e la sua candidatura per ospitare Euro 2032 tornano al centro del dibattito istituzionale e sportivo. Tra progetti di ammodernamento, ostacoli burocratici e strategie politiche, si delinea uno scenario complesso ma ricco di opportunità per la città di Napoli. In questo contesto, il ruolo del Comune, della Regione, della Figc e del Calcio Napoli sarà decisivo per trasformare una sfida in un’occasione storica di rilancio infrastrutturale e sportivo.

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Un pensiero De Laurentiis – sul Maradona – potrebbe tornare a farlo nel caso dalla Zes non arrivassero tutte le concessioni per costruire quanto richiesto. Scenario in divenire con il Patron che ha chiesto un differimento della Conferenza dei servizi decisoria perché intende – molto probabilmente – aggiornare il progetto del Caramano rispetto alle criticità rilevate da Comune e Città Metropolitana.

Costruire un nuovo stadio al Presidente costerebbe forse non quanto il nuovo Meazza, ma una cifra non lontanissima dal miliardo che investiranno Milan e Inter. Il sindaco, in attesa di segnali da parte delle imprese – il messaggio lanciato da Manfredi forte e chiaro è proprio questo – continua a puntare sul Maradona per Euro 2032.

A luglio del 2026 dovrà essere presentato alla Uefa e alla Figc il progetto definitivo per ammodernare il Maradona, il cui costo è di 150 milioni di euro. Cifra modesta rispetto a quella che si spenderà a Milano, che vale pochi spiccioli. Il progetto il Comune ce l’ha ed è quello fatto da Manfredi e dal suo braccio destro, l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza.

La cifra è stata richiesta alla Regione dell’uscente Vincenzo De Luca, ma è arrivato il no secco, con i soldi destinati invece a Salerno. Tuttavia, la richiesta sarà reiterata al prossimo inquilino dell’ente di Santa Lucia, qualunque sia il colore politico con il quale vincerà le elezioni.

Il Comune, però, non è fermo: sono stati messi a disposizione 10 milioni di euro per la riapertura del terzo anello, che porterà la capienza del Maradona a circa 70mila spettatori nel giro di 12–18 mesi. Una mossa importante a favore dei tanti tifosi che non riescono ad accedere ai biglietti, ma anche una notevole nuova entrata per la Società Calcio Napoli.

Il Maradona è ufficialmente lo stadio candidato a Euro 2032: dalla Uefa e dalla Figc è arrivato il via libera a presentare il progetto definitivo. Una corsa contro il tempo per trovare i finanziamenti, ma le idee sono chiare e la fiducia a Palazzo San Giacomo non manca.

Il ministro Abodi ha nominato Massimo Sessa Commissario per gli stadi: la sua struttura snellisce gli iter amministrativi ed è garante di un credito molto agevolato.

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