Napoli Club Istanbul all’idolo Bruscolotti: “Mai dimenticato il gesto verso Maradona”

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Il Napoli e l’amore della sua gente: un binomio inscindibile che non conosce distanze di tempo e di luogo. Specie in un periodo storico favorevole dal punto di vista sportivo come quello vissuto. I due scudetti vinti di recente assieme alla buona partenza in questo primo scorcio di stagione hanno contribuito ad alzare le aspettative di una piazza sempre più entusiasta.

La prossima partita contro lo Sporting in Champions è ormai dietro l’angolo e di conseguenza l’attesa non può che aumentare ad ogni latitudine. E come potrebbe essere altrimenti per chi come Andrea Leo, presidente del Napoli Club Istanbul, ha visto lentamente e da lontano la società di De Laurentiis crescere e affermarsi. Da oltre 7 anni ha infatti deciso di promuovere una propria associazione di tifosi direttamente sulle rive del Bosforo, lo stretto che separa dall’Asia la parte europea della metropoli più popolosa della Turchia, dedicandola in particolare ad uno dei grandi capitani della storia azzurra: Giuseppe Bruscolotti. Queste le sue parole tra ricordi passati e speranze future.

Quando inizia la storia

Vivo a Istanbul da diversi anni, ma il club, il primo dedicato al Napoli qui in Turchia, è stato fondato solo il 19 settembre del 2018, dopo aver sperimentato per qualche tempo un gruppo whatsapp tra di noi per poter commentare le partite e condividere le nostre idee. La data del 19 settembre non è affatto casuale in quanto corrisponde al giorno di San Gennaro, un modo per rafforzare il legame con le nostre origini e la nostra amata terra. Tanto è vero che il club lo abbiamo intitolato a Giuseppe Bruscolotti, una vera bandiera della nostra storia. Mai dimenticheremo la decisione di cedere la fascia a Maradona, il più grande di tutti, per il solo bene della squadra. Da questi gesti si capisce il valore del “capitano”, che ha messo sempre e solo il Napoli al primo posto.

Il Corner Irish Pub, una casa “azzurra” al centro di Istanbul

Ci ritroviamo regolarmente nel locale “Corner Irish Pub” al centro di Istanbul, la nostra “casa azzurra”. Inizialmente volevamo riunire i tanti napoletani e simpatizzanti azzurri presenti qui, ma alla fine siamo diventati il punto di riferimento anche di tanti turisti che vogliono vivere la partita sentendosi a casa. Lì viviamo l’atmosfera dello stadio, cantiamo, soffriamo e gioiamo come se fossimo al Maradona. Il ricordo più bello è sicuramente quello degli ultimi due scudetti festeggiati insieme: abbiamo dipinto di azzurro un’intera area del locale con bandiere e cori, diventando un po’ la “squadra simpatia”, visto che con i turchi siamo molto simili in termine di calore e affetto.

I rapporti calcistici tra Napoli e Turchia

Partiamo in 3-4 soci, mentre oggi contiamo circa 50 iscritti attivi, tra napoletani residenti a Istanbul, altri italiani e simpatizzanti locali che condividono con noi la passione per i colori azzurri. Abbiamo anche un importante seguito sui social. In Turchia il calcio è uno sport molto sentito e ovviamente il nome di Napoli è sempre associato a quello di Diego Armando Maradona, il che è di grande attrazione. Sono ottimi infatti i rapporti calcistici fra Napoli e Turchia, dove peraltro molti nostri ex hanno militato: mi vengono in mente ad esempio Inler al Besiktas, Hamsik al Trabzonspor, Mertens e oggi Osimhen al Galatasaray e ricordo che pure il Ct della nazionale turca, Vincenzo Montella, è un “napoletano verace”.

Il pronostico in ottica Sporting

Non facciamo pronostici, ma siamo molto fiduciosi. Con il giusto equilibrio possiamo toglierci soddisfazioni importanti. Abbiamo una società che sta dimostrando solidità e voglia di investire, un allenatore “affamato di successi”, una rosa finalmente completa e competitiva. Insomma il giusto mix per poter sognare in grande. Le prossima con lo Sporting sarà decisiva per provare a ritrovare continuità e fiducia. Un avversario sicuramente da rispettare, con grande tradizione e giovani talenti, ma se il Napoli gioca da Napoli non deve temere nessuno. La Champions è sempre una competizione dura, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Siamo convinti che i ragazzi possano fare strada e regalarci altre notti indimenticabili.

 

Fonte: Il Mattino

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