Piemonte, convegno specialisti ambulatoriali Sifop su modelli salute comunitàA Torino una giornata di st

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(Adnkronos) – La trasformazione epidemiologica e sociale in atto nel Paese, con l'invecchiamento della popolazione, sta evidenziando le problematiche e le carenze strutturali del sistema sanitario fra i migliori al mondo, universalistico ed equo. E' necessario quindi sviluppare anche in Piemonte modelli organizzativi innovativi che favoriscano la multidisciplinarietà e la multiprofessionalità per la presa in carico della cronicità. Su questo si sono confrontati i partecipanti al VI Convegno regionale Sifop, Società italiana di formazione permanente per la medicina specialistica, che si sono riuniti 26 settembre a Torino per l'evento dal titolo 'La specialistica convenzionata interna: nuovi modelli organizzativi territoriali e nuove opportunità terapeutiche per la salute globale della comunità'. La giornata di lavori – informa una nota – si è sviluppata in tre sessioni. Nella prima sono state evidenziate le attuali criticità documentate attraverso la progressiva riduzione dell'offerta di assistenza medica specialistica ambulatoriale interna nel periodo 2017-2023, in un contesto di progressivo aumento delle liste d'attesa, della spesa privata out of pocket e della rinuncia ai servizi sanitari da parte dei cittadini. Si sono quindi presi in esame i nuovi strumenti normativi come il Pnrr e il Dm n. 77/2022, che dovranno garantire cure più accessibili, integrate e sostenibili puntando sulla centralità del territorio attraverso le nuove strutture: Case di comunità, Ospedali di comunità e l'attivazione delle centrali operative territoriali. Si è inoltre trattato il tema del nuovo assetto organizzativo territoriale con le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) degli specialisti ambulatoriali interni (Sai), finalizzate alla presa in carico dei pazienti con percorsi integrati e multidisciplinari, e dell'adozione di un approccio di cura per percorsi e garantire continuità assistenziale. La seconda sessione ha preso in esame l'importanza dei nuovi approcci farmacologici nella co-gestione plurispecialistica del paziente cronico. Nella terza sono stati illustrati esempi di Aft presentando diverse esperienze, in varie fasi di realizzazione, di gestione multidisciplinare e multiprofessionale di patologie croniche. Il convegno, si legge, ha visto la numerosa partecipazione degli specialisti ambulatoriali e degli altri attori dell'assistenza territoriale – direttori di distretto, dirigenti aziendali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri – e fornito interessanti spunti di riflessione circa il rinnovato ruolo dello specialista ambulatoriale che mette al servizio del cittadino il bagaglio di conoscenze e competenze cliniche, scientifiche, manageriali ed organizzative per la salute globale della comunità. All'evento hanno partecipato: Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte; Guido Giustetto, presidente dell'Ordine dei medici di Torino; Antonio Magi, segretario generale Sumai Assoprof e presidente dell'Ordine dei medici di Roma; Ivana Garione, consigliera comunale di Torino; Stefania Orecchia, direttrice del Dipartimento Cure primarie Asl Città di Torino; Federica Riccio, direttrice Medicina territoriale Azienda Zero, e Luigi Fontana, direttivo Sifop nazionale. —salute/[email protected] (Web Info)

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