Conte 6
Le scelte iniziali non lo premiano, anzi. Paga caro le disattenzioni difensive. Le prova tutte con i cambi, ma l’assedio non genera il pareggio. Il Napoli non perdeva dal 23 febbraio.

Meret 6
Al di là dei gol incassati, non deve compiere interventi.
Di Lorenzo 6
Gli “anelli” della catena di sinistra del Milan ruotano in continuazione e così manca qualche lettura. Si guadagna, però, il rigore ed espulsione che riaprono i giochi.
Marianucci 4,5
Al debutto nel Napoli, si fa saltare subito due volte da Pulisic, spalancando un’autostrada per il primo gol rossonero. In ritardo anche sul bis. Il più spaesato in una retroguardia in difficoltà.
Juan Jesus 5
Dovrebbe dare sostegno al compagno di reparto, invece va anche lui in apnea. Sulla prodezza di Pulisic, si fa trovare in area senza avversari.
Gutierrez 5,5
Prima volta anche per lui in maglia azzurra. Si accentra per chiudere su Gimenez, lasciando solo Saelemaekers, peraltro abbandonato anche dai compagni. Tanti palloni riversati in area, con poca precisione.
Lobotka 6
Gara complicata perché l’aiuto dei compagni è ai minimi termini. Almeno lui tiene dritto il timone.
Gilmour (48’ st) sv
Ultimo innesto.
Politano 6,5
A differenza di tanti compagni, è vivo anche nel primo tempo. Spinge e punta l’uomo, fino a che gli regge il fiato.
Lang (32’ st) sv
Vivace, ma poco concreto.
Anguissa 5
Troppo tenero contro Pavlovic, eppure la cilindrata del serbo non è superiore. Anche la gestione del pallone è confusa. Si fa trovare dentro l’area rossonera, solo che la mira lascia a desiderare.
De Bruyne 6
Si muove al piccolo trotto. Troppo fioretto, invece della sciabola. Troppi anche gli errori di misura nei passaggi. Freddo dal dischetto. Non gradisce il cambio.
Elmas (28’ st) 5,5
Confuso.
Tomori non lo perde mai di vista. E dall’inglese prende un calcione che meriterebbe il penalty. Quello assegnato, nasce da una sua incornata potente respinta da Maignan.
Il più pericoloso, con un paio di “saette” che mettono i brividi.
Vita difficile là davanti Finisce nelle grinfie di Gabbia e non riesce a uscirne.
Stesso destino di Hojlund.
Fonte CdS
