Franco Piantanida: “Promuovo Marianucci nonostante l’errore iniziale”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell’intervista.
La voglio portare ora sul big match di ieri sera, al Meazza, tra Milan e Napoli. Quali sono stati i tre flop e tre top della partita?
“I tre flop sono tutti del Napoli. Il primo è McTominay. L’anno scorso ha vissuto la stagione della carriera, con 12 gol in campionato, quando prima al massimo era arrivato a sette col Manchester United. Ora, invece, sembra tornato quello di sempre. Non è un discorso sulla sua qualità assoluta, ma sul fatto che probabilmente quella stagione resta un’eccezione. Quest’anno lo abbiamo visto bene forse solo con il Cagliari.
Non credo sia un problema di inserimento di De Bruyne al suo fianco, come qualcuno dice, ma un problema suo. E se così fosse, non vorrei che dovremmo trovarci a dire l’anno scorso sia stato solo un abbaglio. Il secondo flop è Anguissa. L’anno scorso era stato devastante, addirittura superiore a sé stesso rispetto all’era Spalletti. Quest’anno non lo abbiamo ancora visto. E in un calcio sempre più fisico, uomini come lui fanno la differenza. Senza il suo apporto, anche gli altri ne risentono, McTominay compreso.
Il terzo è Hojlund. In questo momento, al pari di Lucca, ha solo il ‘primo piatto’ nel menù: può darti una soluzione, ma non l’intero repertorio. Non è un attaccante che oggi riesce a garantire varietà di soluzioni come invece fa Lukaku. E questa mancanza si è sentita tanto nella gara col Milan.
E i top della partita?
Il primo è Marinucci. Lo promuovo nonostante l’errore iniziale, perché si è trovato davanti l’uomo più in forma del campionato che è Pulisic. Non possiamo bocciarlo per quell’episodio: dopo due minuti ha dovuto fronteggiare una situazione che neanche nei suoi incubi peggiori avrebbe immaginato, eppure non ha affondato. Marianucci è un avvocato abilitato alla professione due settimane fa che, ieri, ha affrontato in tribunale una multinazionale.
Il secondo è Neres: ieri, entrando a gara in corso, ha dato la scossa giusta. È un top, ma con un asterisco: deve imparare a dare continuità anche quando gioca dall’inizio, suo vero tallone d’Achille. Il terzo è Pavlovic. È stato uno dei migliori in campo e questo dimostra il lavoro che sta facendo Allegri.
Non è un difensore impeccabile, anzi, ma oggi è diventato utile e versatile. Il fatto che sia stato tra i migliori in Milan-Napoli è molto emblematico del percorso che sta facendo, visto che nella passata stagione era stato, spesso, tra i peggiori”.
