
L’obiettivo a breve termine è il più semplice da immaginare, per il Napoli di Antonio Conte: battere il Pisa e rimanere in testa alla classifica a punteggio pieno dopo le prime quattro giornate. Eppure, il tifoso più scaramantico potrebbe sperare che gli azzurri non vincano. Com’è possibile? Perché ogni volta che il Napoli ha vinto le prime quattro partite, poi non ha vinto lo scudetto..

È il Napoli di Sivori e Altafini, di Juliano appena nominato capitano e Bianchi, con Bruno Pesaola in panchina. La partenza è memorabile: 1-0 al Vicenza (Juliano), 1-0 alla Spal (Bianchi), 0-2 all’Olimpico contro la Roma (Braca, Sivori), quindi il 3-2 sul Milan con la doppietta di Orlando e il sigillo di Bianchi a vanificare i gol di Rivera e Amarildo. Tuttavia, gli azzurri finiranno al quarto posto in campionato.

Per la prima volta nella sua storia, il Napoli comincia la stagione col tricolore sul petto. Bianchi stavolta è in panchina, in campo gli azzurri sono trascinati da Diego Armando Maradona. Bagni decide la prima giornata sul campo del Cesena (0-1), poi il Napoli vince 2-1 con l’Ascoli (Bagni e Giordano), poi ottiene tre punti a tavolino (vittoria per 0-2) proprio nella trasferta di Pisa, dove Renica viene colpito da un petardo lanciato dagli spalti. Quindi, alla quarta giornata, Carnevale nel finale risolve il derby con l’Avellino. Alla fine, nonostante il titolo di campione d’inverno, il Napoli si farà rimontare in classifica dal Milan, che otterrà lo scudetto.

È l’anno del nuovo corso del Napoli, che dice addio a Mazzarri e accoglie Benitez. La partenza è sprint: 3-0 al Bologna (Callejon e doppietta Hamsik), 2-4 in casa del Chievo (doppietta Hamsik, Callejon, Higuain), 2-0 contro l’Atalanta (Higuain, Callejon) e vittoria per 1-2 a San Siro col Milan (Britos, Higuain). Gli azzurri vinceranno la Coppa Italia, ma in Serie A chiuderanno al terzo posto.

La stagione dello scudetto perduto, una ferita che forse mai si sanerà. Il Napoli di Sarri, alla sua ultima annata, propone un calcio meraviglioso. L’avvio è memorabile, le vittorie consecutive saranno addirittura otto. Quanto alle prime quattro, sono: 1-3 contro il Verona (aut. Souprayen, Milik, Ghoulam), 3-1 contro l’Atalanta (Zielinski, Mertens, Rog), 0-3 contro il Bologna (Callejon, Mertens, Zielinski), 6-0 al Benevento (Allan, Insigne, tripletta di Mertens, Callejon). Nonostante i 91 punti, gli azzurri chiuderanno al secondo posto alle spalle della Juventus.

L’avvento di Luciano Spalletti è altrettanto positivo: anche lui, infatti, centra otto vittorie nelle prime otto giornate di Serie A. Le prime quattro sono il 2-0 al Venezia (Insigne, Elmas), l’1-2 al Genoa (Ruiz, Petagna), il 2-1 alla Juventus (Politano, Koulibaly), 0-4 all’Udinese (Osimhen, Rrahmani, Koulibaly, Lozano). Il Napoli sarà in corsa per lo scudetto quasi fino alla fine, poi un passaggio a vuoto ad aprile (un punto in tre partite) lo condannerà al terzo posto.
Fonte: Gazzetta
