Napoli-Pisa, una grande certezza: Il Maradona
Il ritorno al 4-3-3, il turnover dopo più di un anno e la necessità di non spremere dall’inizio i fantastici quattro. Insomma, per la prima volta da quando è arrivato a Napoli, Conte è pronto a dire addio ai titolarissimi in campionato. Una mini-rivoluzione che serve non solo a far riposare chi ha giocato di più, ma anche a far crescere il resto della rosa. C’è tanta carne al fuoco in questa breve vigilia che porta alla gara con il Pisa. E, come scrive Il Mattino, una grande certezza: la risposta del pubblico dello stadio Maradona.
Perché nonostante sia solo un lunedì sera, saranno quasi 50mila gli spettatori del match con i toscani. Insomma, un altro tutto esaurito. Praticamente, da quando c’è Conte in panchina è sempre così. Fino all’ultimo secondo della gara dell’Etihad, Conte non ci aveva ancora pensato alla gara con il Pisa. Ma da ieri all’alba, la testa è tutta sul campionato.
È chiaro che certi uomini, per caratteristiche, mal si sposano con il 4-4-2 o il 4-1-4-1 che dir si voglia. Ed ecco quindi il ritorno, probabile, alla coperte di Linus del 4-3-3.
Piano con le certezze. Conte non è un treno che una volta partito non si ferma nelle stazioni: potrebbe anche cambiare idea. Ma al momento, va in questa direzione. Una variante. Perché deve gettare nella mischia Neres che ormai ha recuperato e ridare un po’ di minuti a Lucca, nell’ultima settimana accantonato per Hojlund.
Insomma, il ritorno del tridente, con uno tra McTominay, Anguissa e Lobotka che si prenderà un turno di riposo. No De Bruyne, chiaro, che è rimasto in campo solo 26 minuti con il Manchester City. Pronti a entrare Elmas (il cui esordio dal primo minuto appare scontato) ma anche Gilmour. Le valutazioni verranno fatte oggi (allenamento pomeridiano) e domani. Ma anche lunedì (la squadra non andrà in ritiro, come tradizione quando si gioca in notturna si rivedrà nell’hotel a Pozzuoli alle 11). Insomma, vada per il turnover (una parolaccia, quasi sempre) con il ritorno di Jesus (al posto di Buongiorno) e di Meret (al posto di Milinkovic Savic).
Finito? Chissà. Di sicuro, occorrerà studiare il piano per il vice Di Lorenzo in vista del match con lo Sporting Lisbona. A destra è Olivera la prima scelta. Ma lunedì potrebbe essere l’occasione, soprattutto se le cose si mettono bene nel corso della partita, di vedere in azione anche Gutierrez. Ormai si allena con il gruppo e deve iniziare a mettere minuti nelle gambe. Non certo, da titolare. Ovviamente Conte non vuole mandare messaggi sbagliati: non è un Napoli-B quello che affronta il Pisa, anche perché basta vedere quanto sono costati i gregari per capire che sono davvero altri titolari.
Il brasiliano non gioca dal primo minuto dal 14 aprile, con l’Empoli. Ma il 2025 fino ad adesso non è stato un anno di grazia: tra infortuni alla coscia, lesioni muscolari e ritardi nelle condizione.
Difficile che venga lanciato nella mischia Lang. Ma non è neppure da escludere. La verità è che in vista del rush finale della settimana dopo (Milan, Sporting Lisbona e Genoa) prima della sosta di ottobre, Conte vorrebbe verificare lo stato di forma di tutto l’organico. Anche se il tecnico campione d’Italia, non ha bisogno, per competenza ed esperienza, di chissà che test in gara ufficiale per capire le condizioni di un calciatore. A lui basta quello che vede in allenamento.
