Doveva essere la serata della favola, si è trasformata in un incubo. Il ritorno di Kevin De Bruyne all’Etihad, a 121 giorni dall’addio tra le lacrime del popolo Cityzen, ha assunto i contorni della beffa. Al 26’, dopo il rosso al capitano del Napoli deciso dall’arbitro tedesco Zwayer su segnalazione del VAR, Antonio Conte è costretto a sacrificare proprio lui: KDB. Una mossa logica dal punto di vista tattico – per mantenere equilibrio e la carta Hojlund in ripartenza – ma che ha spento d’un colpo la magia della serata.
Il calcio, ancora una volta, ha mostrato il suo volto spietato: falso romantico, affascinante ma raramente giusto. La direzione arbitrale resta discutibile: nell’azione del rosso Haaland si libera di Beukema con un contatto evidente, e più in generale il Napoli ha denunciato un metro di giudizio troppo permissivo a sfavore.
Nonostante tutto, l’Etihad ha reso omaggio al suo re: De Bruyne è stato celebrato con cori prima, durante e soprattutto dopo il match. Una notte tremenda per lui, che resterà sospesa tra poesia e amarezza.
Fonte: Corriere dello Sport
