City-Napoli 2-0 – Il Mattino vota: molti azzurri non raggiungono la sufficienza
“L’unico complesso di inferiorità mostrato dal Napoli è quando è rimasto in dieci, per il rosso a Di Lorenzo dopo 21’. Perché contro questi marziani, era impossibile con un uomo in meno. Sì, era da tempo che il Napoli non si sentiva così lillipuziano. Ma ha un alibi di ferro: con Conte mai visto un baricentro basso, un possesso così inesistente. Deludono i magnifici 4, ma non era la loro partita. Devastante l’errore del capitano Di Lorenzo. Benino, Lobotka e Politano. Tutti a far altro: perché questa squadra non è nata per il catenaccio, ma si è ritrovata a doverlo fare.
Milinkovic Savic, voto 6,5
L’eroe con la barba. Almeno per un tempo. Su Rodri ha una reazione degna del dirimpettaio stabiese. Poi, il doppio miracolo, pazzesco, su O’Reilly e Bernardo Silva su due testate ravvicinate. Sul colpo di testa di Haaland non può nulla. Il pallone di Doku gli passa tra le gambe.
Buongiorno, voto 6,5
Haaland lo pressa quando gli azzurri aggrediscono il palleggio di Foden con continuità e non risparmia sul norvegese soprattutto quando si tratta di battagliare sulle palle alte. Arriva sempre per primo. Tranne una volta. Ed è l’abisso.
Di Lorenzo, voto 4
La scivolata è quella dell’orgoglio, tante (altre) volte riuscita. Ma non con Haaland: l’attaccante del City lo brucia nello scatto, lui fa quello che fa sempre. Ma prende le gambe del norvegese. Un errore. Ed era solo il 21’ del primo tempo
Hojlund, voto 5
Va in pressione sui centrali del City soprattutto su Ruben Dias. Partita di grande sacrificio e di pochissimi palloni giocabili: cerca di aiutare come può abbassandosi e facendo il movimento ad elastico. Un fantasma ma non solo per colpa sua.
Beukema, voto 5,5
Lavora su Haaland quando Buongiorno esce su Foden. In undici contro undici, qualche progressione pure se la concede, poi resta bloccato là dietro ma la qualità nella fase difensiva è sempre di alto livello. Sull’invenzione di Foden, è a lui che sfugge via Haaland anche se non è semplice la lettura del movimento della stella di Pep. Sul 2-0 di Doku si fa bruciare.
Spinazzola, voto 5,5
Galleggia su Bernardo Silva e cerca di spianare la strada a McTominay su Kushanov. Il più brillante nella fase offensiva, poi dopo il rosso di Di Lorenzo viene dirottato a destra per la battaglia contro Doku e si esalta.
Politano, voto 6
L’urlo del gladiatore quando nel recupero del primo tempo salva su Reijnders. Il suo uomo è O’Reilly ma dà sostegno ad Anguissa che lavora su O’Reilly. Con l’espulsione di Di Lorenzo abbassa ulteriormente il suo baricentro. Nella ripresa è solo difensore, a quel punto giusto inserirne uno vero. (10’st Juan Jesus 5,5: visto che c’è da alzare il muro, meglio un muratore vero. Ma neppure il tempo di sistemare la nuova linea a cinque che il Napoli prende il primo gol).
Anguissa, voto 5,5
5,5 Reinders è il suo avversario base. Ma non solo scala su O’Reilly quando Politano e Di Lorenzo sono impegnati su Doku, va anche ad assorbire gli inserimenti vari degli attaccanti del City sulla trequarti. Gli gira la testa nel vedere il palleggio altrui. La palla non ce l’ha quasi mai. (26’st Elmas Anche lui come uno scoglio prova ad arginare il mare).
Lobotka, voto 6
Il suo duello è con Rodri: non può cancellare il fraseggio del City ma riesce a mettere tanta pressione e limitare lo sfogo solo sul lato mancino della manovra degli uomini di Guardiola. Ogni volta che può, abbozza una ripartenza. (26’st Gilmour 5,5 Nessuno pretende miracoli)
McTominay, voto 5
Bernardo Silva è l’uomo da coprire e ci riesce molto bene e a lungo: perché si vede poco. Con il Napoli in 10 va a rafforzare gli ormeggi formando anche una linea a 6 se serve. Poi preso il gol, non riesce a trovare il colpo di genio.
De Bruyne, voto 6
Il sacrificato all’altare della tattica. Con il Napoli in dieci, il belga è un lusso. All’inizio assorbisce i movimenti di Foden in prima battuta. Si gode, almeno, la standing ovation del pubblico dei Citizens (26’ Olivera 6 Si mette a sinistra a fare la guerra con Silva e Foden. Si piazza stretto con Buongiorno a difesa del varco centrale. Ma cede)”.
Fonte: Il Mattino

