Subito dolci ricordi per De Bruyne: quella contro il City sarà la sua gara del cuore
La commozione è ancora nell’aria. E sì, anche giovedì sera ci saranno occhi lucidi e brividi. Per Kevin De Bruyne, senza dubbio. Ma anche per i tantissimi tifosi del City che per anni hanno sognato grazie alle magie del talento belga. Kevin torna a casa, nella sua Manchester. Nel suo Etihad. Lo stadio che ha celebrato l’ascesa di uno dei centrocampisti più forti dell’era moderna. Potenza del destino: la prima di re Kevin in Champions con la maglia del Napoli sarà anche un nuovo omaggio dei suoi vecchi tifosi, che appena quattro mesi fa gli avevano regalato l’ultimo saluto. Una cerimonia fatta di fuochi d’artificio, applausi e lacrime. Tutti commossi quella sera, anche Pep Guardiola. “Manchester è casa — disse il belga durante i saluti — dove sono nati i miei figli. Sono venuto qui per rimanere a lungo, ma non pensavo di rimanere dieci anni. Abbiamo vinto tutto con i miei compagni, abbiamo fatto crescere questo club e ora toccherà a loro mantenere questo livello“.
La Manchester di Kevin era piuttosto ristretta. Il belga non è mai stato un personaggio da tabloid, quasi un antidivo per eccellenza. Schivo, riservato, tutto casa e lavoro. Viveva a Wilmslow, fuori città, non distante dall’aeroporto. Un posto per ricchi, dove negli anni diversi calciatori del City hanno deciso di trasferirsi con le famiglie: tanto verde, zona tranquilla dove si può girare serenamente indisturbati e godersi il tempo libero. La famiglia De Bruyne viveva in una super villa, anche per questo ha faticato poi a trovare una nuova soluzione a Napoli. Kevin ha tre figli ed è la loro crescita la sua prima preoccupazione: a Manchester i bambini frequentavano una scuola internazionale, così come fanno adesso in Italia. E De Bruyne era solito accompagnarli a scuola quando poteva. Per il resto, vita pubblica molto limitata, per non dire inesistente. Re Kevin era un uomo in missione: arrivò al City da talento emergente, se n’è andato da uomo vincente. Da campione affermato.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
