I numeri parlano chiaro: come Lobotka nessuno
Il centrocampista del Napoli, Stanislav Lobotka, non fa altro che confermare, gara dopo gara, l’importanza del suo ruolo, insieme agli altri tre in quella zona del campo. Il Corriere dello Sport scrive: “Ma i cervelli favolosi, dicevamo, sono quattro: Lobo, KDB, McTominay e Anguissa. Tre su quattro con un passato e strutture di Premier; uno, Lobotka, riconosciuto universalmente pur non avendo mai sfiorato le bianche scogliere di Dover. Il suo stile è nella fabbrica, è un copyright, un marchio registrato: lui detta il ritmo e poi difende, sradica palloni agli avversari e governa il gioco della squadra. Anche con la Fiorentina i numeri non hanno fatto altro che confermare la teoria: 55 passaggi, nessuno come lui nell’ambito del Napoli; e 7 possessi guadagnati, come nessuno, neanche i difensori centrali. La capacità di essere decisivo, sempre, pur scegliendo ogni volta una forma diversa: con il Cagliari, tanto per raccontarne una, è stato lui a costruire l’azione rifinita da Buongiorno e conclusa da Anguissa in porta, gestendo la pressione e trasformando in leggerissimo un pallone di piombo al minuto 95. Lobotka è un pezzo raro da museo, è un pensatore del calcio in via d’estinzione non dotato di stazza da corazziere ma certamente di nerbo e forza invidiabili. Spalletti lo definiva così: un cinghialotto. E lo diceva raccontandone quelle partenze e quegli strappi indomabili che fanno male e che un anno fa sono valsi una fetta enorme di scudetto: indovinate chi ispirò Billing contro l’Inter nel momento peggiore di Napoli-Inter, al Maradona”.
