Di Canio: “Napoli, in Champions puoi superare la prima fase ma occhio al doppio impegno: azzurri e Conte non ancora abituati!”
Paolo Di Canio, ex calciatore – fra le altre – del Napoli nella stagione 1993-94 ed attuale opinionista Sky Sport, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano Il Mattino per parlare proprio degli azzurri, attesi dal debutto in Champions League contro il Manchester City (giovedì ore 21.00). Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.
Lo considera un obiettivo alla portata degli azzurri? «Sì, perché mi aspetto che il grande entusiasmo del popolo napoletano e gli acquisti mirati fatti sul mercato possano dare la spinta giusta».
E l’effetto Conte? «Bisogna essere sinceri e onesti: Antonio Conte non è mai pervenuto in Champions. Ma questa è un’altra epoca».
Ovvero? «Quella che abbiamo detto è la sua storia, di un allenatore che non è avvezzo a contendere seriamente il titolo. E a questo si aggiunge una squadra come il Napoli che non è avvezza ad andare avanti, se non per qualche sporadico risultato. Quindi a bocce ferme direi che il Napoli non ha la caratura per potersi contendere la Champions, ma il percorso che stanno facendo può aiutare eccome».
Cioè? «Il girone unico è assolutamente alla portata degli azzurri e lo devono passare. Poi dopo vediamo cosa succede. Non è obbligatorio arrivare tra le prime 8 del girone. Non dimentichiamoci il Psg lo scorso anno che arrivò al limite, è arrivato in finale soffrendo con tutte e poi ha vinto la coppa. Ci sono tante cose che cambiano nell’arco di una stagione e possono influirne l’andamento: i sorteggi, la condizione, gli infortuni, tutto può succedere».
Il Napoli potrebbe pagare… «Il doppio impegno. Lo scorso anno è uscito presto dalla coppa Italia e alla fine ha sofferto anche fisicamente. Giocare due competizioni non è facile. Il Napoli non è abituato e si sta ricostruendo come dice giustamente Conte».
E poi? «Una squadra che soffre molto spesso anche con le piccole in Italia, difficilmente arriva in fondo in Europa. Di solito arrivano quelle che dominano nei loro campionati».
