Napoli, la “Partenope” è salva: ci pensa il Coni. Allo studio un progetto di restyling la soluzione grazie alle istituzioni

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Colpo di scena nella vicenda della Polisportiva Partenope. Il Demanio, proprietario della storica palestra di via Cavalli di Bronzo, ha infatti revocato il bando di gara che aveva indetto in estate. Un avviso pubblico di gara che era volto a individuare una nuova gestione di quegli spazi che, da 70 anni a questa parte, hanno formato intere generazioni di sportivi (e di medagliati) napoletani. In buona sostanza, la struttura passerà in gestione al Coni, che ne sarà il nuovo concessionario.Il risultato è arrivato grazie all’impegno di varie istituzioni: il Ministero dello Sport, il Comune e il Demanio stesso. A invocare l’intervento del Coni era stato, nei mesi scorsi, anche il politico ed ex assessore Luciano Schifone, dalle colonne de Il Mattino.

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Nessuna gara, dunque, per aggiudicarsi gli spazi che da oltre mezzo secolo sono stati occupati dalla Partenope che, com’è noto e accertato da documenti legali, risulta morosa nei confronti del Demanio. Il Coni sarà garante dell’offerta sportiva che avrà luogo sempre nella palestra di via Cavalli di Bronzo, a pochi passi dal Maschio Angioino, nel cuore di Napoli Capitale Europea dello Sport ‘26.

 

Il progetto

 

Le attività che sorgeranno all’interno della palestra saranno sportive, com’era già stato manifestato con le intenzioni di Comune e Demanio. Ma soprattutto – ed è questa la principale novità portata dalla revoca del bando e dalla concessione degli spazi al Coni – saranno non lucrative. L’accordo con il Coni evita, in altre parole, che gli spazi siano occupati da una qualche palestra a pagamento. In via Cavalli di Bronzo, salvo intoppi, resterà lo sport a costi bassi. In particolare – apprende Il Mattino – l’offerta del Coni sarà portata avanti dalle federazioni sportive regionali. E sono già diverse le federazioni interessate, appartenenti a discipline che storicamente hanno occupato gli spazi tra Palazzo Reale e Maschio Angioino. Stiamo parlando delle federazioni campane di pallavolo, basket e sport di combattimento.

 

La vicenda

 

A parte la morosità della gestione uscente – che aveva perso una causa in cui chiedeva di diventare proprietaria degli spazi per usucapione -, un’altra delle esigenze che avevano spinto il Demanio a pubblicare una gara, nei mesi scorsi, riguardava la necessità di restauro delle palestre di via Cavalli di Bronzo. Il progetto del Coni, con ogni probabilità, terrà conto anche del restyling. La storia di uno sfratto – quello che i giudici avevano concesso al Demanio nei confronti della Polisportiva Partenope – si sta trasformando, dunque, in un possibile nuovo investimento sportivo, il tutto a pochi mesi dallo scoccare dell’anno in cui Napoli sarà Capitale Europea dello Sport. E la Polisportiva Partenope? A quanto apprende Il Mattino, data la sua posizione debitoria (quantificata in passato dal Demanio «in 800mila euro per debiti accertati in sede giudiziale»), dovrebbe essere esclusa dai soggetti che si alleneranno nella palestra di via Cavalli di Bronzo.

Nelle prossime ore, saranno noti tutti i dettagli. Di fatto, come dimostra la cronologia degli eventi, parliamo di una vicenda complessa, che sembra però arrivata a un punto di svolta definitivo. A giugno, tre mesi fa, ebbe luogo sit-in con cui genitori, personale e ragazzi della Partenope ottennero il differimento dello sfratto all’8 ottobre. A luglio, come detto, risale invece la pubblicazione di un bando di gara da parte del Demanio, «per l’affidamento in concessione del bene mantenendo la vocazione a sport – come si legge nel documento di due mesi fa – così come già concordato col Comune di Napoli che ha svolto un consiglio comunale per recepire l’indirizzo del territorio».  Fonte: Il Mattino

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