Da Il Mattino – La partita è stata classificata come “rischio 3” dal Ministero dell’Interno in una scala che arriva a quattro. Dunque, allerta massima. E preoccupazione perché c’è il timore che gruppi di tifosi non organizzati possano, in ogni caso, cercare di accedere al gate del settore ospiti del Franchi.
La prefettura è categorica: sarà un’area blindata, con un doppio controllo dei biglietti per evitare che si possa arrivare al varco privi. Sono stati quasi cento quelli annullati dalla Fiorentina dopo che il Viminale ha ritenuto “sospette” le tessere del tifo viola sottoscritti da residenti in Campania nelle ultime settimane. Anche di questo devono occuparsi al ministero dell’Interno e all’Osservatorio. I gruppi ultras, dopo aver comunicato ufficialmente che diserteranno la trasferta proprio per il numero ridotto dei posti nel settore ospiti (meno di 400) manterranno fede all’impegno: il timore è quello dei “cani sciolti” ovvero piccoli gruppi che potrebbero provare a forzare gli ingressi o creare tensione all’esterno come avvenuto a Torino, lo scorso dicembre. Ed è un aspetto, questo, che al Viminale terranno in piena considerazione anche in vista delle prossime trasferte degli azzurri. Il ministro Piantedosi ha dato indicazioni precise a inizio della stagione proprio per scongiurare un inverno di tensioni e scontri tra tifoserie. A Firenze saranno davvero pochi i tifosi napoletani: i lavori di restyling limitano l’attuale capienza a circa 23mila spettatori e sono 13.500 gli abbonamenti sottoscritti. Controlli serrati, dunque, oggi al Franchi. Anche per la rivalità tra la tifoseria viola e quella azzurra, con tanto di gemellaggio della curva Fiesole con quella dell’Hellas Verona.
Ieri, in seguito agli incidenti del 23 maggio scorso sono stati denunciati 21 ultras del gruppo Hellas Army del Verona. Quella sera, in trenta, la maggior parte coi volti coperti e con bastoni e cinte, aggredirono i tifosi napoletani “colpevoli” di festeggiare lo scudetto del Napoli. Denunciati per lesioni aggravate, furto aggravato, violenza privata aggravata, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive e travisamento in luogo pubblico. Alla vittoria dello scudetto, una quarantina di tifosi partenopei, dopo aver trascorso la serata in una pizzeria in zona Zai, si radunarono nel parcheggio antistante per fare caroselli e festeggiare il quarto titolo della squadra campana. Tra loro, donne e bambini. Intorno alle 23.40, la brutale aggressione. Un blitz durato poco meno di un minuto e dalle querele depositate nei giorni seguenti vengono rilevati danneggiamenti ad auto in sosta e cinque persone ferite che hanno riportato prognosi che vanno dai 4 ai 21 giorni. Tra le vittime anche donne e minori; un uomo – 50enne di origini partenopee ma da anni residente nel capoluogo scaligero – ha riportato la frattura di una costola per i colpi ricevuti.
La prefettura è categorica: sarà un’area blindata, con un doppio controllo dei biglietti per evitare che si possa arrivare al varco privi. Sono stati quasi cento quelli annullati dalla Fiorentina dopo che il Viminale ha ritenuto “sospette” le tessere del tifo viola sottoscritti da residenti in Campania nelle ultime settimane. Anche di questo devono occuparsi al ministero dell’Interno e all’Osservatorio. I gruppi ultras, dopo aver comunicato ufficialmente che diserteranno la trasferta proprio per il numero ridotto dei posti nel settore ospiti (meno di 400) manterranno fede all’impegno: il timore è quello dei “cani sciolti” ovvero piccoli gruppi che potrebbero provare a forzare gli ingressi o creare tensione all’esterno come avvenuto a Torino, lo scorso dicembre. Ed è un aspetto, questo, che al Viminale terranno in piena considerazione anche in vista delle prossime trasferte degli azzurri. Il ministro Piantedosi ha dato indicazioni precise a inizio della stagione proprio per scongiurare un inverno di tensioni e scontri tra tifoserie. A Firenze saranno davvero pochi i tifosi napoletani: i lavori di restyling limitano l’attuale capienza a circa 23mila spettatori e sono 13.500 gli abbonamenti sottoscritti. Controlli serrati, dunque, oggi al Franchi. Anche per la rivalità tra la tifoseria viola e quella azzurra, con tanto di gemellaggio della curva Fiesole con quella dell’Hellas Verona.
Ieri, in seguito agli incidenti del 23 maggio scorso sono stati denunciati 21 ultras del gruppo Hellas Army del Verona. Quella sera, in trenta, la maggior parte coi volti coperti e con bastoni e cinte, aggredirono i tifosi napoletani “colpevoli” di festeggiare lo scudetto del Napoli. Denunciati per lesioni aggravate, furto aggravato, violenza privata aggravata, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive e travisamento in luogo pubblico. Alla vittoria dello scudetto, una quarantina di tifosi partenopei, dopo aver trascorso la serata in una pizzeria in zona Zai, si radunarono nel parcheggio antistante per fare caroselli e festeggiare il quarto titolo della squadra campana. Tra loro, donne e bambini. Intorno alle 23.40, la brutale aggressione. Un blitz durato poco meno di un minuto e dalle querele depositate nei giorni seguenti vengono rilevati danneggiamenti ad auto in sosta e cinque persone ferite che hanno riportato prognosi che vanno dai 4 ai 21 giorni. Tra le vittime anche donne e minori; un uomo – 50enne di origini partenopee ma da anni residente nel capoluogo scaligero – ha riportato la frattura di una costola per i colpi ricevuti.
