La proposta laurea ad honorem per De Laurentiis divide le platee
L’idea è di Dela Caldarelli, direttrice del dipartimento di Economia all’Università Federico. II presidente della Scuola delle Scienze umane e sociali: “Non basta vincere uno scudetto”

La figura di Aurelio De Laurentiis va ben oltre il confine disegnato dal Calcio Napoli. Due giorni fa, è stato ricevuto da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per discutere – ha detto il presidente del Napoli – “delle due C che hanno sempre interessato la mia vita professionale e imprenditoriale: cinema e calcio”. Qualcuno aveva pensato che stesse ragionando su una candidatura a presidente della Regione Campania, ipotesi smentita dallo stesso De Laurentiis. Adesso, invece, si discute la possibilità di assegnargli una laurea ad honorem.
L’idea è di Dela Caldarelli, direttrice del dipartimento di Economia all’Università Federico II. “Al Napoli sono connessi meriti sociali e imprenditoriali, con un bilancio sano della società e il valore aggiunto di una proprietà che resta italiana, contrariamente a quanto avviene per tanti club. Il rettore Matteo Lorito è molto contento” ha spiegato la docente, raggiunta da Repubblica. Il dipartimento ha dato il via libera con una netta maggioranza: 79 sì, 3 astenuti e 2 no. Eppure, c’è chi riflette su questo titolo in modo più tiepido. “Non basta lo scudetto per la laurea ad honorem. Il regolamento parla di meriti nazionali e internazionali, in campo scientifico, tecnologico, culturale e sociale. Vedremo i requisiti di De Laurentiis” è la posizione di Stefano Consiglio, presidente della Scuola delle Scienze umane e sociali della Federico II, dove afferisce il dipartimento di Economia.
Ospite
In passato, De Laurentiis a più riprese è stato ospite della Federico II. Nel 2011 ha parlato durante il convegno “Impresa autentica: Fiducia, Credibilità e Reputazione del sistema Paese”, due anni dopo invece ha parlato in un evento a tema sulla medicina sportiva. Nel 2018 ha partecipato a “Generazione Var” insieme a Nicola Rizzoli.
Fonte: Gazzetta

