Per niente facile, proprio no. Lorenzo Lucca era giunto a Napoli per crescere, imparare da Lukaku, osservarlo e provare ad imitarlo. Invece…si ritrova a dover essere lui il Lukaku della situazione e senza punti di riferimento. Scrive La Gazzetta dello Sport: “Biglietto da visita: quattordici reti, complessivamente, nell’Udinese, dodici in campionato e due in Coppa. Curriculum vitae: acquistato dal Napoli per nove milioni di euro, più ventisei da versare tra un anno, obbligatoriamente.
Tradotto: trentacinque milioni per avere il centravanti che stesse alle spalle di Lukaku e a lui rubasse i trucchi del mestiere: come si copre palla, come si fa da sponda, come si attacca lo spazio, come si diventa un Big (Rom). Controindicazioni: si fa male Lukaku il 14 agosto e non ci sono più lezioni private. A Lorenzo Lucca è andata peggio di chiunque altro, paradossalmente, perché gli hanno tolto il riferimento principale, il maestro, e adesso che non c’è più Lukaku dal quale imparare, deve fare tutto da sé, con l’urgenza che richiede il momento e che gli ricorda Conte: «Deve avere pazienza e non farsi prendere dalla frenesia. Ma a Lorenzo l’ho detto: Romelu si è fatto male e ora deve accelerare, continuare a lavorare come sta facendo, in maniera seria, e capire come integrarsi nel meccanismo». Sarà una stagione piena, si entra subito nel vivo, neanche il tempo di riposare appena un po’ (si fa per dire!) e poi verrà il momento delle sfide dirette: là davanti, Lucca se la giocherà con Hojlund e il giovane Ambrosino. Così verrà più semplice ingannare l’attesa, aspettando Lukaku.”
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