Gazzetta – Lukaku corre verso un recupero inimmaginabile. Ha tanta fretta

L’attaccante dopo il ko è andato in Belgio e sta accelerando

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Ma quanto ci vuole, perché finisca questo calvario? Cento giorni, partendo dal 14 agosto, la sera in cui Lukaku ha capito che gli stava 05cambiando la stagione: “Lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra” e arrivederci a quando sarà. Cioè fine novembre, il 22 restando nella diagnosi probabile, che però non basta, non a chi vuole essere Big Rom a pieno titolo. La lista per la Champions League, ovviamente, è andata, lui non c’è, ma in campionato rimane una finestra – quella dell’ottimismo – che il centravanti spera di potersi spalancare, giocando d’anticipo: e se rientrasse prima? Per cominciare, e uscendo dai dubbi, Lukaku ha preferito evitare l’operazione e rifugiarsi nella terapia conservativa, con la speranza di poter accorciare i tempi di guarigione e restare a ridosso dei tre mesi di assenza. E per curarsi, il bomber ha preferito, invece, affidarsi ai medici del suo lungo passato calcistico e dunque sta in Belgio, però sistematicamente in contatto con il Napoli, con Conte e con il dottor Canonico. Ma intanto twitta, per non sentirsi terribilmente solo, come ha fatto sabato notte, dopo l’1-0 di Anguissa: “Queste vittorie sono le migliori”. E per riassaporarle appieno, intanto, Lukaku scalpita.

 

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Ci siamo

 

Il tempo vola, maledizione, e dal 14 agosto ne sono trascorse di notti e di albe tutte uguali: ma in fondo al tunnel, così dicono, c’è sempre una luce e Firenze, sabato 13 settembre, rappresenta la data di riferimento di questa vita nuova, che sa di lui e di Napoli, che sa di un calcio da assorbire in fretta. Miguel Gutierrez non ha fretta, l’impazienza può diventare pregiudizievole, ma non ha neppure voglia di oziare ancora, nei weekend interminabili, a scandire le ore: il conto alla rovescia è cominciato e la sosta, in teoria un’alleata, sparge intorno a lui sensazioni finalmente piacevoli. La caviglia destra, operata il 10 luglio, ha smesso da un po’ di dargli noia e adesso si può lanciare uno sguardo sul Franchi: la doppia seduta, per ricominciare, ha indotto all’ottimismo, la situazione va normalizzandosi e però non è il caso di sbilanciarsi; ma Fiorentina-Napoli, ci sta, potrebbe guardarla dalla panchina, e sarebbe un bel passo in avanti, prima di lanciarsi sulla corsia di sinistra.

L’ossessione

 

Al mercato, incurante dei danni all’astragalo e degli effetti dell’intervento, Manna non si è lasciato inquietare dalle otto settimane necessarie per la riabilitazione: Gutierrez ha avuto un ruolo in primissimo piano nella lista della spesa e i diciotto milioni investiti (più altri due di bonus), hanno semplicemente legittimato l’ossessione per questo esterno che a sinistra ci va con disinvoltura, che fare il fluidificante (come si diceva una volta) o anche il centrocampista aggiunto, che prima di fermarsi con il Girona le aveva giocate praticamente tutte (tranne una), che in panchina si era accomodato solo tre volte e che in quella squadra veniva considerato un intoccabile.

Poi c’è Neres

Ma sabato, prima che cominciasse la gara con il Cagliari, dall’elenco dei disponibili è stato depennato Neres: affaticamento muscolare, che è come dir niente ma che può trasformarsi in un guaio. Meglio evitare ulteriori problemi e consentire al brasiliano di riprendersi senza stress e senza pericoli: lui a Firenze ci va (quasi) sicuramente, se il destino non gli gioca contro. E spera di vedere la partita assieme a Gutierrez, prima di rituffarsi in campo.  Fonte: Gazzetta

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