Napoli-Hojlund, ecco come cambia la squadra di Conte

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Che Conte sarà, stavolta? Quello arrembante degli anni di Juventus? Quello corale di Londra con il Chelsea? Oppure quello verticale di Milano, trascinato dal primo Lukaku pigliatutto? Di certo, come scrive Il Mattino, il Napoli di questa stagione non sarà come quello visto un anno fa, al primo sulla panchina azzurra. Un Napoli vincente, vero, ma che deve cambiare pelle. Chi lo dice? Il mercato e pure le esigenze.

Partendo da queste ultime: la squadra di un anno fa ha segnato troppo poco per i gusti dell’allenatore leccese, che spingerà sull’acceleratore. C’è la Champions e in Europa le squadre ricercano altro. E poi l’ultimo mercato, chiuso lunedì: sono arrivati due calciatori come Kevin De Bruyne e Rasmus Hojlund pronti a cambiare tutto ciò che Conte aveva in mente un anno fa. Se il belga era stato integrato con l’estate di ritiro, quello del danese è un arrivo improvvisato. Conte si ritrova una punta con caratteristiche diverse da quelle che ha sempre sfruttato fin qui. Ma che al Napoli può regalare molto altro.
Intendiamoci subito: Hojlund non è Lukaku. E neppure Lucca. Non anticipa gli avversari arretrando, non fa a spallate per far salire la squadra e non è neppure uno che ama andare a fare gol di testa. E allora perché il Napoli lo ha appena pagato 50 milioni? Perché tutte le qualità che ha (che vanno comunque migliorate) sono uniche in giro per l’Europa.

 

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