Hojlund sfida sulla distanza qualsiasi difensore: Conte ritroverà così una punta capace di allungare i suoi correndo in verticale come faceva il
primo Romelu a Milano. E poi va in pressing sempre, come richiesto dall’allenatore azzurro nelle ultime uscite a KdB e a Lucca. Non solo: Hojlund può essere l’arma in più anche in un tridente offensivo, perfettamente “in fit” con compagni come Politano o David Neres e Lang. Se si guardano i dati medi dell’attaccante ex United, si noterà quanto non ami stare troppo fuori dall’area di rigore, ma in azzurro dovrà aggiungere anche questo al suo bagaglio di responsabilità: nonostante tutto, è tra gli attaccanti Europei Under 25 con il maggior differenziale passaggi tentati/riusciti. E’ anche una delle migliori punte se si guardano gli assist potenziali per partita: 0.15. Inoltre, potrà portare in dote una ulteriore soluzione: lui e il compagno Lucca possono anche essere immaginati in contemporanea in campo, con il danese a spaziare su tutto il fronte d’attacco e l’ex Udinese a fungere da riferimento in avanti.
Un’arma in più per la squadra non solo a gara in corso, quando c’è bisogno di inseguire il risultato. Fonte: Il Mattino
