Un’Academy per aspiranti calciatori, in Senegal, a Saly. L’ha inaugurata Kalidou Koulibaly, per dare opportunità, per dare possibilità ai ragazzini della sua terra. Ragazzini poveri, molto. Ragazzini che hanno bisogno di qualcuno che gli permetta di sognare.
L’ex difensore del Napoli gioca da qualche anno in Arabia e fa parte della nazionale senegalese che sabato, sfiderà il Sudan nelle qualificazioni mondiali. Poi, raggiungerà Inzaghi a Riyad. Dice e si legge sul CdS: «È un grande allenatore, sta aiutando e aiuterà moltissimo il mio Al-Hilal. E poi con lui e il suo staff posso parlare in italiano!». Risata. E la parte sinistra del petto batte forte: «Sa bene che tifo Napoli, non l’ho consolato per lo scudetto perso, ma tra noi c’è grande rispetto reciproco. Napoli è nel mio cuore, è la squadra che amo di più in Italia e nel mondo. E sarà così per sempre». Sul campionato: «Si sono rinforzate tante squadre e Inter, Milan e Juve hanno cambiato molto: aspettiamo cinque o sei partite prima di fare pronostici, è presto, ma spero che a vincere lo scudetto sia ancora il Napoli. Può avere grandi ambizioni: l’arrivo di una leggenda europea come De Bruyne dice tutto. Sono un bel segnale anche le conferme di Conte, Di Lorenzo e Anguissa. Possono avere ambizioni in Champions. Dobbiamo rimanere con i piedi a terra, ma si può sognare. Hojlund? Non lo conosco, ma penso che avrà grande successo a Napoli. E sono felice del ritorno di Elmas: l’ha voluto e darà tanto».
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