Un colpo economico, e non solo, come quello di Hojlund solo AdL può farlo in Italia

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Napoli lo attendono con curiosità, più che ansia. Antonio Conte invece, più con ansia che curiosità, per non avere la coperta troppo corta lì davanti. Ancora a Bergamo lo ricordano come mister 78 milioni. Perché Rasmus Hojlund per l’Atalanta rappresenta la cessione più onerosa della storia del club: è stato acquistato per 20 milioni dallo Sturm Graz ed è stato ceduto, solo un anno dopo, quasi per quattro volte tanto. Ad acquistarlo? Quel Manchester United che dall’Italia ha sempre speso tantissimo (l’ultimo in ordine di tempo è Dorgu dal Lecce per 40 milioni) ma che quasi mai è rimasto poi soddisfatto. Almeno di recente. Hojlund rientra in parte dentro questo calderone, perché negli ultimi due anni ha comunque segnato 26 reti tra tutte le competizioni. Certo, non un bottino da confermare la spesa. Ma nemmeno un rendimento del tutto insufficiente.

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Il danese classe 2003 è però finito ai margini, non è nemmeno più stato convocato da Amorim. E il Napoli, alla ricerca di un attaccante dopo il crack di Lukaku, ne ha approfittato con convinzione. Ci avevano pensato in tante al ritorno in Serie A del giocatore, ma servivano quei soldi che, in Italia, solo il club di De Laurentiis può davvero avere a disposizione. Basti vedere il saldo (fonte Transfermarkt) di questa estate, che comprende anche i diritti di riscatto, spesi e incassati: nonostante i tanti interventi per accontentare Conte, il bilancio recita ancora un +19,45 milioni. E con Hojlund non sarà negativo.

Bisogna infatti tenere presente che quest’estate il club ha incassato sì 75 milioni di euro dalla cessione di Osimhen al Galatasaray, ma questo inverno, non senza polemiche da parte di Conte, ne sono arrivati anche 70 per la cessione al Psg di Kvaratskhelia. Soldi incassati e mai reinvestiti, finora. Ai quasi 20 milioni ancora in cassa da quest’estate vanno quindi sommati quei 70: il totale fa 90. L’acquisto di Hojlund, che arriverà in prestito con diritto di riscatto (pronto a diventare un obbligo al verificarsi di determinate condizioni), è stato più facile proprio grazie a quella riserva di cassa: per lui il Napoli si spingerà a spendere fino a 45 milioni di euro. Dettagli in fase di discussione, ma operazione quasi chiusa. La cifra porterebbe il saldo comunque a +45. Altri soldi che potranno essere reinvestiti per il quinto destro di centrocampo (si continua a lavorare a Juanlu Sanchez) e un’altra mezzala o giocatore offensivo (duello Brescianini o Elmas).

C’è abbondanza nelle casse di De Laurentiis, cosa che ha permesso a Conte di digerire delle cessioni importanti (Kvara, più che Osimhen), ma soprattutto che ha permesso al Napoli di essere completo praticamente da subito. E l’inizio di campionato contro il Sassuolo ha confermato come lavorare con la rosa al completo dai primi giorni possa fare davvero la differenza. Aspettando la Champions.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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