Antonio Conte, nel ritiro estivo tra Trentino e Abruzzo, ha lavorato soprattutto sull’aspetto mentale del suo Napoli. Prima ancora della metamorfosi tattica vista contro il Sassuolo – evoluzione di un’identità già intravista a fine stagione con Raspadori al posto di De Bruyne – il tecnico ha puntato a forgiare un centrocampo che unisca tecnica e sacrificio. Vuole giocatori capaci di aggredire, lottare, difendere, ma anche di costruire con qualità, intelligenza e capacità di incidere in zona gol. Con i suoi quattro interpreti, Conte dispone di una mediana completa, capace di fare possesso (65% contro il Sassuolo) e di limitare al minimo i rischi, come dimostra l’unica occasione concessa agli emiliani.
Fonte: Il Mattino
