Ci sarà Neres, giocherà Lang, si opterà per i Fab Four, per il 4-3-3 puro…Tutte opzioni di cui si è parlato nei giorni immediatamente precedenti alla gara. A Sassuolo abbiamo visto un centrocampo “rampante” con un De Bruyne a manovrare con Lobotka (più basso), un Anguissa straripante ed un McTominay incisivo e decisivo a sinistra. Scrive il CdS: “Funziona anche McT largo a sinistra, soprattutto per il moto perpetuo: viene dentro, aggredisce, fa la seconda punta, cura le due fasi e segna ancora (di testa su assist perfetto di Politano). Nel 2025, nessun centrocampista dei cinque campionati top d’Europa ha segnato di più: 10, come Wissa e Mbeumo. Giocatore totale, mica a caso il migliore dell’ultima Serie A, con traversa timbrata al 46′. Sesto tiro contro l’unico del Sassuolo al 43′, di Doig: altro dato che racconta la superiorità complessiva (13-7 alla fine). Conte, dicevamo, sceglie in possesso un 4-3-3 flessibile che diventa 4-4-2 in fase di non possesso. Anguissa, McTominay e De Bruyne ruotano di continuo così come i terzini; e senza palla tocca a Kevin alzarsi su uno dei centrali insieme con Lucca. Lobotka, invece, alterna regia e pressioni alte con il solito ritmo. Il pressing è molto aggressivo, i pericoli cancellati sul nascere.”
