Antonio Corbo su La Repubblica parla espressamente di Antonio Conte e del suo dover puntare alla ribalta europea per la definitiva consacrazione: “È l’anno di Antonio Conte. Deve convincersi di essere sotto i fari del calcio europeo. A 56 anni può tornare nel grande giro, ne uscì nella lontana primavera del 2023 dopo lo strappo con il Tottenham. Lo scudetto italiano lo ha rimesso in pista, un capolavoro trasformare in una squadra quello che era un gruppo di giocatori pigri, oziosi, anarchici. Il fausto 2024. Ma sarà interesse di Antonio Conte chiedere a se stesso qualcosa in più: una ridotta catena di infortuni, più cambi in formazione e nella stessa partita, aiutare i giovani a emergere. Il sofferto finale dello scudetto ricorda qualcosa. Il calcio europeo valuterà Conte per i risultati, per il gioco, ora ammirato solo come brutto e vincente. Non per la cantilena sugli acquisti e le cessioni, temi labili nell’arco di un anno. I rapporti fra allenatore e presidente sono tuttavia ottimi. E Conte che decide, ma De Laurentiis non si limita a ubbidire, ora osserva e indirizza”
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