Il Mattino – Dall’Alaska all’Australia il tifo azzurro non conosce confini

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I tifosi azzurri sono tantissimi nel mondo, e dall’Alaska all’Australia il Napoli resta una fede da portare nel cuore. Il Mattino racconta: “Una flotta tutta azzurra, il tifo napoletano che non conosce confini e sa prendersi spazio dall’Australia all’Alaska. In mezzo mondo si urla e si festeggia ai gol del Napoli, ma quando il tuo lavoro è in mare seguire le vicende della tua squadra del cuore non è sempre facile. Anzi, può essere una avventura tanto quanto la navigazione.

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«Fin da bambino, la passione per il Napoli era di famiglia. Navigo da oltre 25 anni, ma quella passione non l’ho mai abbandonata in giro per il mondo» racconta Marco Iaccarino, da Meta, capitano della Princess Cruises – compagnia statunitense tra le più importanti al mondo e con una presenza costante anche nel porto di Napoli – che in questi giorni sta lasciando l’Inghilterra alle sue spalle per raggiungere la Groenlandia. Un itinerario curioso anche d’estate. «In nave incrociamo tanti passeggeri italiani appassionati. E anche nella nostra squadra a bordo ci sono tanti napoletani. Le partite le vediamo insieme in cabina. Ma per le gare più importanti ci spostiamo al crew bar a nostra disposizione».
E dal vivo? «Con mia moglie viviamo da qualche anno a Manila, ma nonostante le distanze proibitive e il mio lavoro che mi porta in giro per il mondo ho fatto per me e per lei la tessera del tifoso. Una volta all’anno rientriamo in Italia e ne approfitto per vedere qualche partita allo stadio. Una delle mie figlie è innamorata della città e credo ci tornerà appena potrà: è stato bello poter vivere con loro la festa per lo scudetto».
Lo spirito azzurro in mare non manca. D’altronde nel sangue dei napoletani scorre il tifo per la propria squadra del cuore ma pure l’amore per il mare, che è casa. «Sono in mare da 27 anni. E quando ho iniziato era difficile seguire il calcio. Oggi le partite riusciamo a vederle, ma prima eravamo tutti legati a una radiolina, come faceva la generazione prima della nostra» racconta Antonio De Felice, direttore di macchina della Princess direttamente da Castellammare.
Mentre parliamo è diretto in Alaska, ma è già pronto all’esordio in campionato: «Qui, tra i ghiacci, ho portato la bandiera. Qualche tempo fa ho fatto lo stesso con la maglia di Kvaratskhelia, per omaggiarlo mentre ci salutava per trasferirsi al Paris Saint Germain. Ma il vessillo azzurro mi ha sempre fatto compagnia, fino a Sidney».
Senza pensare al fuso orario. «Quando le mie rotte mi portavano in Australia, dovevo fare le ore piccole per vedere le partite. Ma era uno sforzo ripagante. Nel 2023 sono riuscito a tornare a casa per poter vedere da vicino la festa per il terzo scudetto. Che emozione essere al Maradona per l’ultima di campionato di quella stagione contro la Sampdoria. Per il quarto scudetto, invece, ero a bordo: ma ho convinto tutti a fare festa. Anche i colleghi che arrivano dalle Filippine e gli altri italiani che tifano per altri club. In nave si è tutti una grande famiglia e anche i tifosi di altre squadre sono stati felici per me. Alla cena di Natale per la crew mi sono presentato a tavola con la bandiera azzurra»”.
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