Nelle riunioni che il designatore Rocchi ha fatto con gli arbitri è stato evidenziato un ulteriore concetto: meglio una “revisione” in più che in meno. Non è una regola ma una direttiva, come si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. In soldoni: se il dubbio (e quindi l’interruzione del gioco) tocca il minuto di tempo, allora l’arbitro deve essere chiamato alla revisione. Una “Ofr” in più può salvare. “Dobbiamo andare meglio dal punto di vista interpretativo della chiamata Var – diceva Rocchi –. Il famoso silent check va limitato il più possibile, voglio VAR che abbiano personalità per intervenire sulle situazioni dubbie. Più on field review? Si può“.
Altra regola-base, applicata con successo al Mondiale per club. Il testo: “Un calcio d’angolo alla squadra opposta viene assegnato se un portiere, all’interno della propria area di rigore, controlla il pallone con le mani/braccia per più di 8 secondi prima di spossessarsene. Anche quando fa rimbalzare il pallone a terra o lo lancia in aria, se insomma è libero di rimettere in gioco lo deve fare. L’arbitro deciderà quando il portiere ha il controllo del pallone e quando iniziano gli otto secondi, e conterà visibilmente gli ultimi cinque secondi con una mano alzata. Un portiere non può essere contrastato da un avversario quando ha il controllo del pallone con le mani/braccia. L’arbitro assegnerà un calcio d’angolo (piuttosto che un calcio di punizione indiretto) dalla parte del terreno di gioco più vicina alla posizione del portiere quando è stato sanzionato. Non è previsto un provvedimento disciplinare a meno che il portiere non commetta ripetutamente l’infrazione”. La regola degli 8” ha un fine ben preciso: velocizzare il gioco e limitare quelle furbe perdite di tempo per i portieri della squadra in vantaggio.
Dentro alle nuove regole c’è anche la ripresa del gioco tramite arbitro quando è stato interrotto il gioco. “Ci sono occasioni in cui il pallone sarebbe chiaramente andato a un avversario della squadra che lo ha toccato per ultimo. In tali casi, è più giusto che il pallone venga lasciato cadere per la squadra che ne avrebbe ottenuto il possesso, a condizione che l’arbitro possa chiaramente stabilirlo”. Poi, il doppio tocco su rigore. “L’incaricato calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o il pallone tocca il piede o la gamba “d’appoggio” subito dopo il calcio: a) Se la rete viene segnata, il calcio di rigore deve essere ripetuto; b) Se la rete non viene segnata, viene assegnato un calcio di punizione indiretto (a meno che l’arbitro non applichi il vantaggio quando ne trae beneficio la squadra difendente)”. Poche cose da seguire.
