Brand calcio Napoli, gli azzurri volano: sono il 21° marchio al mondo. La classifica

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Madrid Barcellona guidano la classifica dei club con il brand migliore, ma nella Top10 mondiale ci sono ben sei club inglesi. Poi, il Bayern Monaco resta una certezza anche senza fare stravolgimenti eccessivi. Il Psg ha scelto la strada giusta: i parigini, vincitori della Champions, hanno incrementato del 13% il proprio valore raggiungendo quasi il miliardo e mezzo. Un processo che va ormai avanti da anni per il club francese. E l’ultima verità è quella che fa più male: nella Top10 ancora esclusi club italiani, arrancanti e in ritardo. Ma una crescita esponenziale è quella del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Non è solo la vittoria di due scudetti in tre anni, anzi. Ma un percorso virtuoso che ormai il club azzurro ha intrapreso da anni, incrementandolo dopo il covid. Negli ultimi 12 mesi il brand del club della famiglia De Laurentiis è salito ulteriormente, migliorando del 11% ancora. In Italia solo la Roma ha fatto meglio in quanto a crescita (+15%), ma il club degli americani insegue ancora nella classifica generale. Gli azzurri hanno lavorato sodo dentro e fuori dal campo, oggi il valore del brand Napoli si attesta sui 240 milioni di euro. Quali sono i motivi del salto in avanti? Di certo le vittorie sul campo. Ma non solo: l’autoproduzione delle divise ha un ruolo importante, ha permesso al club di arrivare con il suo merchandising in giro per il mondo. Gli 80 e oltre milioni di tifosi sparsi per il globo decantati da De Laurentiis andrebbero tutti verificati, ma è certo che il brand azzurro ha ormai seguaci in ogni Paese, dal Brasile alle Filippine grazie anche a una strategia comunicativa che migliora anno dopo anno, al coinvolgimento dei tifosi aumentato ancora e a partnership che hanno portato gli azzurri dagli Usa alla Corea del Sud.Non solo sul mercato dei calciatori. In Italia, però, il brand con più valore resta quello delle tre intoccabili sorelle: la Juventus supera di poco i 500 milioni (appena fuori la Top10 mondiale), davanti all’Inter e al Milan, di poco più indietro. Tutte e tre, però, sono in netto calo costante nelle ultime stagioni. Gli azzurri sono il quarto club italiano, al 21° posto generale, proprio davanti alla Roma. Nella Top50 ci rientra anche l’Atalanta, che anche in Europa ha saputo farsi apprezzare nelle ultime stagioni. Tutte le italiane, comunque, inseguono a netta distanza dai top club mondiali. Non solo dalle corazzate spagnole, ma soprattutto dai club inglesi che si prendono gran parte della classifica mondiale. Come risalire la china? La strada è sempre quella già raccontata: stadi nuovi e di proprietà, coinvolgimento maggiore delle piazze e una legislazione che vada incontro alle esigenze dei club. Una chimera nell’Italia del 2025. Che ancora s’affanna a sperare di partecipare al Mondiale 2026. Un caso? Proprio no.  Fonte: Il Mattino

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