Nelle mani di KDB Napoli si sente meravigliosamente coccolata

0

Factory della Comunicazione

Kevin De Bruyne non è banalmente il valore aggiunto in una squadra che può avere tante anime, come pure ha dimostrato nella stagione passata. Ci sta bene ovunque, anche se, riprendendo qualcosa del proprio calcio, Conte pensasse a difendere a tre o se, come in gioventù, si votasse al 4-4-2.
Perché De Bruyne permette di invaghirsi di qualsiasi idea, la assorbe, la fa sua, la espone con quella leggiadria che in un mese ha stordito Napoli, presente in migliaia agli allenamenti e puntualmente incredula di poter ammirare un fenomeno di quella portata, 34 anni e non sentirli.
Porta con sé, come scrive La Gazzetta dello Sport, una cultura internazionale e un’abitudine ad affermarsi che ha pochi eguali. E poi ci sistema la raffinatezza del palleggio e anche di quella corsa così seducente, che Conte vuole orientare nei suoi Napoli, a prescindere dal sistema. Il fattore De Bruyne s’è avvertito immediatamente, ancor prima che il pallone ricominciasse a rotolare, in quella ventata di sontuosa euforia che s’è avvertita sulla scia dell’allegria per il quarto scudetto e nella consapevolezza d’essere finiti ora in una nuova era: nelle mani di (K)DB, Napoli si sente meravigliosamente coccolata in una dimensione onirica.
Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.