Vecchio e nuovo Napoli: si inizia ad entrare nei meccanismi contiani

0

Factory della Comunicazione

È l’alba del nuovo Napoli. Per abbattere il dogma dei titolarissimi, Conte e De Laurentiis hanno allungato e allargato la rosa con un mercato da quasi 140 milioni di euro. Ora solo De Bruyne è in grado di scombussolare le certezze degli intoccabili tra i campioni d’Italia. In ogni caso: un precampionato per i nuovi arrivati da tutti promossi. Ma i nuovi azzurri sono qualcosa da maneggiare con cura.

La vorticosa girandola di nomi partiti e arrivati, ha, come sottolinea Il Mattino, rinforzato l’organico di Conte. L’allenatore non si aspettava nulla di più, è soddisfatto del lavoro fatto fino ad adesso anche perché sa che mancano ancora 20 giorni alla fine del mercato e altro arriverà. Le amichevoli hanno visto, al momento, un distacco tra vecchi e nuovi sempre meno netto col passare dei giorni. Anche se è evidente il distacco tra chi conosce  l’idea di calcio predicata da Conte e chi ancora deve afferrarne il senso.
Noa Lang, mister 25 milioni, pur mostrando delle doti di dribbling e di ricerca costante della giocata, della sfida nell’uno contro uno, non è ancora ai livelli di Neres: non è un caso che Neres abbia giocato ancora una volta a sinistra nel tridente con il Girona e sia tornato a destra (al posto di Politano) ieri mattina nel test con la Casertana.
È banale dire che gli ultimi arrivati stanno entrando dentro a meccanismi diversi da quelli in cui si muovevano prima e quindi bisogna lavorare ancora tanto. Come per Sam Beukema: con Buongiorno ancora fermo ai box, che sta facendo una corsa contro il tempo per andare almeno in panchina con il Sassuolo (e può farcela), Conte ha insistito con la coppia della tradizione, ovvero Rrhamani e Juan Jesus.
Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.