Il mercato risponde ad una necessità: aumentare e strutturare la rosa
La filosofia dello scudetto contiano va inculcata ai nuovi. E non è semplice soprattutto nei meccaninismi difensivi. «Lavoriamo duramente per essere pronti con il Sassuolo – ha detto Beukema – siamo campioni d’Italia ma siamo un gruppo umile»
Al di là dei tre gol segnati, Lucca sembra quello che meglio di tutti ha compreso le lezioni di Conte. Probabilmente perché sta andando a ripetizione di un docente illustrissimo come Lukaku: ovvio che – non ce ne voglia Conte – Big Roma è “più titolare” di Lucca in questo primo Napoli. Ma l’ex udinese sta rapidamente capendo i meccanismi offensivi degli azzurri.
Come scrive Il Mattino, non è ancora l’attaccante contiano perfetto, ovvero quello che fa da sponda, sale, appoggia e fa ruotare il mondo attorno a sé, ma è altruista, disponibile, cerca e trova la profondità, fa salire la squadra e favorisce l’inserimento degli uomini in mediana.
Il ripasso degli schemi lo sta aiutando e non poco. Ecco, Conte e De Laurentiis sapevano bene che sarebbe stato fondamentale l’arrivo già a Dimaro dei nuovi acquisti. Insomma, se Lang e Beukema appaiono ancora un po’ indietro negli studi, Lucca è quello che appare già pronto.
Un passo indietro: a mercato concluso, il totale dei volti nuovi dovrebbe salire a nove: il Napoli non sta semplicemente rinforzando l’organico, ma sta ricostruendo la rosa. A differenza delle squadre che l’anno scorso giocavano in Europa, il mercato risponde a una necessità: aumentare e strutturare la rosa. A piccoli passi avanza anche Milinkovic Savic: è l’ultimo arrivato, ha confermato di avere piedi importanti.
Ma Conte vuole competizione e non rivalità: il messaggio iniziale pare voglia confermare che è Meret il titolare. Ma il serbo c’è e si vede. Così come c’è Marianucci: impressionante le doti fisiche dell’ex Empoli che ha margini enormi. Nella gerarchia, ora, è il quinto centrale. Ma ha fame e si vede. E Conte adora quelli che sono affamati e pieni di motivazioni.