McT è tornato e, come sempre, lo ha fatto per lasciare il segno. Nel nel frattempo, come si sussurra da più parti, sarebbe stato inserito nella lista dei 50 candidati al Pallone d’Oro. Insomma, niente male… Sul rientro dello scozzese, il CdS scrive: “L’assenza di McT s’è avvertita, eccome: l’intensità del suo gioco, i decibel, la capacità di coniugare le due fasi e la sua presenza in zona gol con inserimenti micidiali – 13 nell’ultima stagione – sono mancati sia al centrocampo sia all’intero sistema. Scott è una delle chiavi del Napoli, è uno degli equilibratori fondamentali: molto difficile rinunciare a lui, lo diceva anche Sir Alex Ferguson; molto difficile individuare un giocatore con la sua capacità di occupare gli spazi nei modi e nei tempi giusti, garantendo anche presenza nel gioco aereo e muscoli nell’interdizione. Tra l’altro, in virtù di un’energia decisamente rara, nella prima stagione italiana ha dimostrato quanto il Dna Premier riesca ancora a fare la differenza: alla distanza, quando gli altri calano, lui continua a macinare chilometri. Tanto da chiudere il campionato con la torcia olimpica del maratoneta. E l’alloro di Mvp”
