Antonio ora è atteso dal bis a Napoli: l’attesa dei tifosi va diluita nel tempo, l’allenatore e i suoi hanno già spiegato ampiamente quanto sarà
complicato ripetersi e addirittura migliorarsi. Ma la sfida chiara si chiama Champions, dove il Napoli torna a distanza di due anni. Una competizione nuova, diversa da quella lasciata nell’anno orribile di Garcia, Mazzarri e Calzona concluso con un dimenticabile piazzamento in campionato. L’Europa sia Terra Promessa. O almeno da conquista. Questo si augura Aurelio De Laurentiis che con Spalletti ci aveva anche creduto, nell’anno dello scudetto, di poter arrivare fino in fondo, almeno potersela giocare. Ma il sogno si infranse sul più bello.
La missione di Conte non sarà troppo facile, anche perché in Italia ripetere lo scudetto ultimamente è diventato complicato. Negli ultimi sei anni i tifosi hanno visto vincere quattro squadre differenti. E poi le altre competizioni. Con Coppa Italia e Supercoppa da onorare. L’eliminazione di un anno fa non è piaciuta a nessuno, il Napoli avrebbe potuto dire la sua più
a fondo. Provarci di più. Poco male, visto come è finita poi. Ma quest’anno sbagliare sarà concesso meno. Un trofeo sarebbe importante, uno splendido modo per continuare il progetto vincente e allungare la scia di sorrisi.
E anche per continuare la tradizione sempre vincente di Conte nel suo anno bis. Napoli è stata sin qui un’isola felice, un tripudio di amore pure nei numeri. Ha saputo vincere e confermare quello che di lui si è sempre detto prima dell’arrivo. Continuare a farlo è difficile, ma mica impossibile. Quel suo “Amma fatica’…Again” spiega un po’ tutto, la fotografia di una squadra che deve buttare tutto a terra per ricostruire. Per non cullarsi su nuvole d’oro che prima o poi lasceranno Napoli. E bisognerà tornare a lottare. Fonte: Il Mattino
