Le differenze tra Conte e Guardiola, ne ha parlato De Bruyne al CdS
Dall’intervista esclusiva del CdS un estrapolato delle dichiarazioni
La Serie A le ha dato il benvenuto così: «The king is here».
«Io non sono il re, sono solo un calciatore. Non faccio molto caso a certe cose, provo a svolgere il mio lavoro al meglio, ma ovviamente è bello essere apprezzato. Spero di poter continuare ad avere una bella carriera».
Quale muscolo le fa più male dopo venti giorni di preparazione con Conte?
«Ah, tutti!». Ride e agita le mani. «È difficile ed è molto diverso rispetto a quello a cui ero abituato in Inghilterra, ma mi sento bene. Sto gestendo tutti gli allenamenti e sono molto felice di quello che stiamo facendo. Mi fa bene allenarmi in questo modo, è una buona cosa».
Inevitabile: prime differenze di metodo tra Conte e Guardiola.
«Direi che sono due modi diversi di giocare: probabilmente Pep è un po’ più attento al controllo della palla e al possesso, mentre Conte è un po’ più strutturato nel gioco e punta molto sulla mentalità. Pep lavora più sulla zona. Ci sono un pai o di cose diverse, ma ogni allenatore ha i suoi principi e le sue caratteristiche».
Cosa le ha chiesto Conte in questa prima fase?
«Per il momento non ci siamo concentrati molto sugli aspetti personali. Si lavora sulla squadra, ci dà istruzioni collettive, sulle posizioni di tutti. Probabilmente più avanti parleremo di cose più specifiche».
