LA METAMORFOSI. La chance per cancellare e ripartire è dietro l’angolo: sabato al Patini, alle 18, arriva il Girona.
Il Napoli sa come
reagire e deve farlo al volo: il 23 agosto, tra diciotto giorni, è già campionato contro il Sassuolo in trasferta; e la Champions è all’orizzonte.
Urge il piglio della ripresa contro i francesi, dove non a caso è venuta fuori la leadership di De Bruyne, un fuoriclasse che a 34 anni ha subito dimostrato spirito di lotta e sacrificio nonostante il cambio di preparazione e dimensione. Sì, quella metamorfosi collettiva deve rappresentare un nuovo inizio: il Napoli rientrato in campo sul 2-0 per gli avversari, da un certo punto in poi ha ricordato per orgoglio, fame e attitudine quello straordinario della scorsa stagione.
LE CERTEZZE. La componente caratteriale è stata e sarà determinante a maggior ragione con quattro competizioni davanti: la necessità di rigenerare menti e corpi dopo gli enormi sforzi del campionato dello scudetto e la mole di lavoro accumulata dal 17 luglio è naturale, ma sabato serve una risposta. In tanti sono ancora molto indietro fisicamente ma i rientri di McTominay e Gilmour, oltre alla crescita di Anguissa e Politano potranno restituire certezze al cervello della squadra e alle due fasi. In attesa dell’esplosione degli attaccanti. Fonte CDS
