Roberto Saviano: “Il calciatore che mi incanta? Lobotka, è un intellettuale”
Lo scrittore napoletano Roberto Saviano ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, dove tra le altre cose si è soffermato sui suoi ricordi sull’arrivo di Maradona a Napoli.
“C’è stato un tempo, spensierato e felice, in cui Roberto Saviano ha vissuto con la leggerezza dei bambini che inseguono gli aquiloni. E ci sono stati giorni, prima che Gomorra trasformasse le ore in tormento, ricchi di sogni che bisogna sognare. “Mentre adesso io sono solo la mia scrittura”. C’è stato un bimbo e poi un fanciullo e poi un ragazzo che a quell’età voleva semplicemente essere un uomo, essere se stesso, non importa se pugile, cestista, calciatore o pallanotista o niente di tutto ciò: semplicemente libero di raccontarsi, persino sorridendo, su quello che poi non sarebbe stato, che non è stato.
