Dal reparto offensivo a quello difensivo, dove la voce di Juan Jesus risuona forte. «Sono qui da anni, qualcuno si è sorpreso ma io conosco il mio valore – ha detto il brasiliano a Radio Crc -. Spalletti è stato il primo a credere in me, ora c’è Conte e so di avere anche la sua fiducia. Spero di continuare a scrivere la storia del Napoli». Il brasiliano è diventato un riferimento dello spogliatoio: «Provo ad aiutare tutti, con l’esempio in campo e negli allenamenti. Voglio essere un punto di riferimento per i nuovi, come Beukema e Marianucci: stanno imparando, io li accompagno nell’inserimento».
La stagione del decimo posto, quella di due anni fa, non è dimenticata: «Il calcio è strano, ma da quegli errori abbiamo imparato tanto. Con Conte non si può mollare, ci chiede il massimo ogni giorno. Dobbiamo tenere alta l’attenzione, sempre». E poi c’è il legame con Napoli: «Questa città mi ha dato tanto. I tifosi sono passionali, si sente il loro amore. Devono essere il nostro uomo in più, senza ansia, ma con entusiasmo. Il Maradona deve essere una bolgia. Siamo campioni d’Italia e dobbiamo comportarci da tali».
Fonte: Corriere dello Sport
