Check-up a Napoli, ecco come sta a tre settimane dal campionato

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Come cambiano le cose, nel calcio. Un anno fa, il Napoli era avvolto in un’incertezza che neppure l’arrivo di Antonio Conte aveva incrinato. Anzi, ci si chiedeva quanto sarebbe durato il nuovo tecnico, famoso per le sue richieste di mercato, che sono poi esigenze, se non diktat. Nessuno si azzardava a pronosticare lo scudetto. Un anno dopo, il Napoli campione d’Italia è il candidato forte al prossimo titolo. Nel caso, sarebbe il secondo tricolore consecutivo, impresa mai riuscita nella storia azzurra. Conte è rimasto e sono arrivati due pezzi grossi, De Bruyne e Lang, più Lucca, un centravanti giovane con margini di crescita, e Beukema per la difesa. Qualcun altro verrà preso. L’estate sta filando via serena, tra i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. Conte carica di lavoro i suoi giocatori, li trascina oltre la soglia della fatica, li abitua a velocità e volumi che spaventano tanti giocatori d’Europa, Premier League inclusa. Squadra che vince si cambia, è questo il motto del Napoli dell’ultimo biennio. Non ci sono più né Osimhen né Kvaratskhelia, i totem dello scudetto di Spalletti, nel 2023. Le loro cessioni hanno generato cassa e permesso altri investimenti. Il cambiamento come motore di progresso, un concetto esplicitato da Albert Einstein, nientemeno: «Se continui a fare le stesse cose, otterrai gli stessi risultati». Nel caso del Napoli, gli stessi risultati equivarrebbero al quinto scudetto, uno scenario allettante, ma il ritorno in Champions impone un salto in alto. Tra 21 giorni, a Reggio Emilia, il debutto nella nuova Serie A contro il Sassuolo neopromosso, avversario in apparenza morbido, ma Conte sa che non c’è nulla di soffice, nel calcio di oggi.  Fonte: Gazzetta

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