Fuochi d’artificio pronti per l’arrivo di Osimhen, e sarà un ex azzurro a battezzare il suo ritorno

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Il Napoli ed il Galatasaray si sono accordate, dopo le varie garanzie chieste, per la cessione di Victor Osimhen, che è atteso oggi in Turchia per le visite mediche. Il Mattino scrive: “I turchi preparano i fuochi d’artificio per annunciare l’ingaggio di Victor Osimhen: il Napoli e il Galatsaray hanno sistemato ogni dettaglio già la settimana scorsa e il club azzurro ha lasciato alla società di Istanbul il compito di definire i tempi per l’annuncio. Ma ormai ci siamo: sarà Maurizio Sarri, ironia della sorte, l’ex tecnico della grande bellezza del Napoli, a tenere a battesimo il ritorno di Osimhen.

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Perché secondo i media della capitale, il Galatasaray sta preparando un maxi-evento prima dell’amichevole di sabato 2 agosto con la Lazio. Secondo quanto hanno fatto trapelare quelli dell’entourage di Victor, proprio questa mattina Osimhen dovrebbe raggiungere Istanbul per le visite mediche di rito e poi la firma. Con tanto di comunicato ufficiale.
Alla fine l’ultimo dettaglio che mancava non riguardava un intoppo tra i club ma una richiesta fatta dall’attaccante: non sufficienti tre anni, ha voluto un contratto per quattro. Ed è stato accontentato: firmerà una accordo fino al 2029, a circa 15 milioni di euro a stagione più una infinità di bonus e la gestione in proprio dei diritti di immagine che dovrebbero essere gestiti da un’agenzia italiana. Ormai è fatta: ed era ora. Un calvario, una via crucis. Proprio ieri pomeriggio è stato sancito l’accordo ultimo, finale, con il giocatore. Che era quello che mancava ancora. C’erano da perfezionare alcune clausole, che quando si tratta di Osimhen non sono mai piccole. E così, tra prebende di vario tipo, compreso il numero dei gol e degli assist, il nigeriano arriverà a uno stipendio da nababbo. Quasi lo stesso che gli garantivano in Arabia.

Il Napoli era da venerdì soddisfatto delle garanzie bancarie che erano arrivate dal Galatasaray, comprese le fidejussioni per la parte dei 75 milioni di euro (35 milioni) che devono essere pagate in due rate, entro l’estate del 2026. Gli azzurri avranno il diritto al 10% sulla futura rivendita e i turchi non potranno cedere Victor in Serie A per due anni, oppure dovranno pagare una penale salatissima da circa 30 milioni. La verità è che, visto lo stipendio, in Italia non c’è praticamente nessun club che può permettersi un simile ingaggio. La clausola anti-Juventus è legata principalmente a Cristiano Giuntoli: fino a quando era ai vertici della dirigenza bianconera, ha tentato davvero il colpaccio. D’altronde era stato proprio Giuntoli a spingere De Laurentiis a non badare a spese e pagare i 78 milioni per il nigeriano.
Che resta ancora adesso il calciatore più caro pagato dal patron della Filmauro. La firma e la conseguente ufficialità arriveranno in queste ore. Ed entro poco anche il bonifico da 40 milioni al Napoli. In effetti, chi la dura la vince. De Laurentiis aveva fissato per i suoi due gioielli, Kvara e Osi, la cifra di 150 milioni: aveva deciso di non darli via, nonostante l’offertona del Psg e degli arabi, due estati fa. Poi il Napoli ha dovuto fare i conti con la voglia di andare altrove per guadagnare (legittimamente) stipendi impossibili non solo nel club azzurro ma in serie A. Osimhen ha vissuto l’anno del dopo-scudetto, quello iniziato con Garcia, quasi indispettito dal mancato rinnovo dell’ingaggio: sono state estati di lavori forzati, meno male questa arrivata a conclusione con ampio anticipo. Ma tra dispetti e capricci, nel disastro del dopo terzo scudetto, ci sono i suoi atteggiamenti nello spogliatoio e nei confronti anche dei tifosi.
L’uomo con la mascherina, dopo lo zigomo che si è rotto a San Siro, non ha mai perso occasione per dimostrare che il feeling con il mondo Napoli si era interrotto. Non a caso, nonostante i gol e le grande giocate, va via quasi da reietto, senza grandi rimpianti. L’estate scorsa, neppure la presenza di Conte gli fece scattare la voglia di giocare in azzurro: da due anni e mezzo aveva deciso di mettersi il Napoli alle spalle. E da allora, nessuno è riuscito a fargli cambiare idea. Non va in Premier, che era il suo sogno. Chissà se mai ci andrà. Va nel club più titolato di Turchia dove è già un idolo. Una telenovela ai titoli di coda, con il Napoli che incassa quasi 80 milioni, compreso un bonus geniale da 5 milioni che De Laurentiis è riuscito a intascare”.
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