Di Neres s’è detto tutto o quasi: quando s’accende semina il panico, sembra un nuovo acquisto da scoprire considerando la discontinuità della prima stagione. Per il resto, bene i vecchi e tutti i nuovi: Beukema, il più alto dei centrali con licenza di partire all’attacco (palo al 18′); Lucca, bravo a riempire l’area e a giocare soprattutto di sponda; e De Bruyne. Re Kevin ha lavorato da mezzala sinistra e fino a esaurimento scorte ha alzato l’intensità del pressing, s’è inserito e ha dispensato calcio puro negli ultimi trenta metri. Averlo è un lusso, sfruttarlo un must. Splendidi alcuni duetti con Neres sull’asse destro. Raspadori ha recitato da mezzala destra nel 4-3-3 iniziale, e l’idea che voleva dare Conte schierando la squadra con tre punte, Kdb e Jack insieme s’è tradotta in un tempo di dominio assoluto: non andava drammatizzata la prima sconfitta e non va esaltata la prima vittoria, ma il lavoro sui difetti della stagione precedente – rifinitura e gol – è in evoluzione. Il Napoli ha tanta qualità e l’ha esibita a dispetto delle assenze e di un Lang a sprazzi a sinistra: ha numeri, sfrontatezza e tiro ma la gamba non è ancora leggera. Arriverà anche il suo momento. In crescita Lucca. La condizione è precaria, sia chiaro, ma pur toccando pochi palloni ha fatto quel deve un centravanti: creare chance, segnare. Un toccasana con Lukaku ancora indietro e limitato dalla lombalgia.
Fonte: Corriere dello Sport
