Ciao Osimhen, storia ai titoli di coda

L’attaccante nigeriano è pronto a volare al Galatasaray: arrivano le garanzie bancarie sui 75 milioni.

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CIAO OSIMHEN

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La partenza di De Laurentiis per Roma (ha impegni legati a progetti cinematografici) avviene dopo che, da Istanbul, sono arrivate tutte le garanzie finanziarie sulla parte dei 75 milioni di euro che il Napoli ha concesso in dilazione al Galatasaray. Non questioni di secondo piano: la fumata bianca degli istituti bancari coinvolti nell’affare arriva al termine di un lungo (e sacrosanto) iter di verifiche. Mai l’affare è stato messo in discussioni, ma la fidejussione (che è costata al Galatasaray quasi 1 milioni di euro) era un passo necessario vista la crisi del calcio in Turchia, travolto da un indebitamento talmente elevato che pochi anni fa il governo del presidente Erdogan era dovuto intervenire per salvarle dal fallimento. Dietro l’impulso della banca statale Ziraat i principali istituti di credito del paese hanno accordato ai club piani di rientro dai debiti strutturati su più anni. Ed è in questa rete di crediti e debiti, che si inserisce la necessità del Napoli di blindare i 35 milioni che sono stati dilazionati. Dunque: 40 milioni subito e poi tutto il resto. Osimhen può partite tra oggi e domani per Istanbul. Firmerà un triennale da 16 milioni di euro.
IN DIRITTURA D’ARRIVO
Chelsea e Sterling sanno bene che questa è un’operazione che potrebbe maturare solo a fine mercato, quando l’esterno di origini giamaicane rischierebbe una stagione ai margini. In pratica, il bis dell’affare Lukaku. Ma con la differenza, che il nazionale inglese che Chiellini trattenne per il collo nella finale di Wembley, non è un’ossessione per Conte. In ogni caso, l’altro colpo caldissimo è Juanlu del Siviglia: gli andalusi hanno informalmente fatto sapere di aver accettato l’offerta di 17 milioni del Napoli, ma gli intermediari dell’operazione predicano prudenza. In ogni caso, l’attesa non vuol dire che gli azzurri faranno un rilancio: non ci pensano affatto. Il ds Manna intende, in queste ore, insistere con il Bologna per Ndoye: ma il Napoli non vuole arrivare a superare la soglia dei 40 milioni per l’esterno svizzero, si fermerà a quota 37 milioni (bonus compresi). Ovviamente, è un gioco delle parti: ognuno segue la propria strategia ma tutti sanno che Ndoye è il prescelto di Conte. Ma attenzione: Antonio è il primo che è consapevole che ci sono dei limiti anche del costo dei cartellini. Ma l’affare non è affatto spento, anzi. Al contrario: è vivissimo. Anche perché lo svizzero ha già da tempo un’intesa con Manna, 5 anni a 3 milioni l’anno. Il Bologna ha fatto sapere di essere pronto persino a un rinnovo del contratto. Ma la chiamata dei campioni d’Italia ha fatto sbandare l’esterno felsineo: il Bologna, lasciando intendere di essere sul punto di capitolare all’offerta, ha rilanciato chiedendo l’inserimento di una percentuale di rivendita (il Basilea incasserà il 15 per cento dalla cessione di Ndoye). De Laurentiis ha detto di no. Ma anche questo è trattabile. In ogni caso, ogni momento è quello giusto per una svolta improvvisa. Occhio al solito Federico Chiesa: come detto da tempo, c’è l’Atalanta che lo insidia ma Chiesa è attratto dal fascino di Conte. Qui, come per Sterling, è una trattativa che con il Liverpool può decollare solo nell’ultima settimana di mercato, dunque a fine agosto. E stesso discorso vale per Miretti: il Napoli ha detto di noi alla richiesta di 14 milioni, lavora per un sesto centrocampista in arrivo in prestito a fine agosto.
Fonte: Il Mattino
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