Ore 21,00 – W EURO 2025 – Inghilterra-Italia. Le azzurre credono nell’impresa

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Il concetto è semplice e Andrea Soncin l’ha detto più volte: «Vogliamo la finale». A Ginevra c’è voglia di impresa, di arrivare fino in fondo da outsider. Perché l’Inghilterra, campione in carica dell’Europeo, è una corazzata, ma l’Italia ha armi visibili e invisibili per affrontare la semifinale, iniziando da Cristiana Girelli, l’attaccante che sta trascinando l’Italia a Euro 2025 a suon di gol spettacolari. «Abbiamo il massimo rispetto per l’Inghilterra, conosciamo la sua forza, ma noi abbiamo grande convinzione e consapevolezza di saperle affrontare – ha aggiunto il commissario tecnico alla vigilia della sfida -. Non ho ricette particolari per il match, ma so che abbiamo le armi per poter vincere. In questi giorni abbiamo cercato di recuperare, di ricaricarci, abbiamo coraggio e serenità. Cercheremo quindi di leggere i 100-120 minuti che durerà la partita, facendo quel che è meglio nei vari momenti».

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FORMAZIONE. L’Italia finora è stata camaleontica: ha giocato con moduli e assetti diversi. Per questa sfida da dentro o fuori, Soncin sta pensando di tornare alla difesa a cinque con Oliviero e Di Guglielmo sulle fasce e con il terzetto di centrali composto da Salvai, Linari e Lenzini, rimasta a riposo contro la Norvegia per esigenze tattiche. In mezzo Caruso e Giugliano sono intoccabili, mentre la terza casella se la contendono Severini e Greggi. Davanti zero dubbi: si scaldano Cantore e Girelli.

RUSSO IN ATTACCO. L’Inghilterra di Wiegman punterà tutto su Russo, attaccante di origini siciliane che l’Italia corteggiò ai tempi delle formazioni giovanili ricevendo un no da parte della ragazza. È la stella dell’Arsenal, ha trionfato nell’ultima Champions League e ha vinto il titolo di capocannoniere della Women’s Super League, il torneo più competitivo d’Europa. Al suo fianco, ci sono atlete del calibro di Bronze e Walsh, colonne portanti del Chelsea. Nota non di poco conto: capitan Williamson sembra in dubbio per la sfida alle azzurre.

RISCHIO RIGORI. Soncin ha pensato a quasi tutto, tranne a una cosa, all’eventuale lista delle rigoriste da presentare: «Ci siamo allenati nel gesto, certo, ma i calci di rigore non sono riproducibili, non c’è un modo per allenarli perché contano tanto l’aspetto emotivo e fisico legato alla stanchezza. Non ho ancora scritto la lista delle rigoriste, ma a differenza di altre nazionali direi che Giuliani è all’undicesimo posto». Il ct l’ha detto con un sorriso parlando e scherzando del suo portiere titolare, ma va detto che l’Italia sarebbe in mani (anzi, piedi) sicuri se si dovesse arrivare alla lotteria dei rigori: Girelli, Giugliano, Linari e Caruso sono delle specialiste dagli undici metri.

SALVAI. Il difensore della Juventus ha giocato tutte le partite in Svizzera. È una certezza lì dietro. Finora ha sbagliato poco o nulla, guidando il reparto dall’alto della sua esperienza. «Dopo le emozioni della vittoria sulla Norvegia, in questi giorni abbiamo preparato questa partita al 100%, come avevamo fatto con quelle precedenti. Cercheremo di sfruttare i nostri punti di forza e anche approfittare dei punti deboli dell’Inghilterra», ha detto in conferenza stampa senza tradire un briciolo di emozione.

Fonte: CdS

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