
I campioni d’Italia hanno proposto al nigeriano un ingaggio di 5 milioni a stagione, superiore a quello offerto dai nerazzurri.

Restano in piedi tuttavia le trattative per Ndoye e per Grealish

Il futuro di Raspadori condiziona le manovre azzurre

La mossa di Manna direttamente con gli agenti dell’attaccante
I l Napoli s’è mosso, l’Inter non ha arretrato ed è pronta a rilanciare, l’Atalanta è in attesa con le idee chiare. Ademola Lookman è diventato all’improvviso l’oggetto di due desideri e se vogliamo una sorta di prolungamento della splendida sfida per l’ultimo scudetto che ha agitato giorni e notti di Conte e Inzaghi. Altre storie. Oggi a Milano c’è Chivu, Simone è in Arabia e il terzo tempo di mercato venuto fuori all’improvviso ha contorni del tutto diversi rispetto al classico brindisi tra avversari amici del rugby. Già, Lookman è un affare serio, serissimo: 27 anni, attaccante micidiale, la scuola di Gasp in fase difensiva, l’abitudine di giocare uomo-uomo, i gol su un carnet importantissimo e anche la corona di erede di Osimhen sul trono del Pallone d’Oro africano. Tra l’altro, è nigeriano come Osi; e se Victor ha difeso la sua scelta di nome Galatasaray anche a dispetto del pozzo di petrolio da 40 milioni a stagione offerto dall’Al-Hilal, anche Ademola ha scelto l’Inter raggiungendo a coté l’intesa personale sull’ingaggio. Sull’asse Milano-Bergamo, però, la quadra non è stata trovata: ballano dieci milioni tra l’offerta interista da quaranta e la richiesta della Dea da cinquanta.
Fonte: CdS
