Si valuta e si studia: anche un 4-2-3-1 bis, variante per Kevin

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Nuovi elementi, nuove possibilità, Conte ovviamente, penserà a tutte le varianti possibili per utilizzare al meglio gli uomini a sua disposizione. In special modo per consentire e KDB di splendere…Il Mattino pensa anche alle possibilità più remote…Sono, ovviamente, due le macro letture che dovrà svolgere De Bruyne: se dentro palla al piede, sfruttando anche i dribbling oppure andare a posizionarsi tra mediana e la trequarti per l’imbucata verso quello che Conte definisce “aggressore”, ovvero il giocatore che si butta nello spazio.

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La grande sfida del tecnico azzurro è quella lì di trovare le geometrie che, di volta in volta, vanno a rendere più efficace il gioco del campione belga. Lobotka sarà chiamato a gestire degli equilibri nelle due fasi particolarmente importanti: perché dovrà consentire un’uscita sempre pulita e guidare la linea di centrocampo, irrobustita anche dagli esterni d’attacco, per far filtro davanti alla difesa. La presenza dello slovacco sembra determinante: senza Lobotka si perderebbe quella copertura degli spazi, quel lavoro scuro che viene garantito dai movimenti fatti perpendicolarmente nell’asse centrale dal play azzurro. Più difficile invece immaginare uno scenario nel quale De Bruyne fa da play con Mc Tominay (che il Mvp del passato campionato) e Anguissa a fare da aggressori.

 

Si perderebbe la possibilità di utilizzare KDB tanti metri più avanti, soprattutto lo si costringerebbe a partecipare in modo poco attivo a quella che è l’inizio-azione. Questa possibilità resta, però, dopo l’arrivo di Beukema, abituato da Italiano al Bologna ad impostare la manovra.

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