Serie C-Giugliano: parte ufficialmente la nuova stagione, Mazzamauro: “stiamo allestendo una squadra di livello”

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Ieri, martedì 17 luglio, c’è stata la presentazione ufficiale della nuova stagione 2025-2026 del Giugliano. Dopo la grandissima stagione dello scorso anno, i gialloblù quest’anno aprono un nuovo capitolo: sono cambiati DS e allenatore, con Antonazzo e Colavitto subentrati a Fracchiolla e Bertotto.

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Questo non deve essere assolutamente percepito come un ridimensionamento, anzi, nonostante tutte le difficoltà nel gestire una squadra in Serie C, il presidente Mazzamauro, oltre ad invitare i tifosi a stare vicino alla squadra, ha anche rassicurato che si sta allestendo una squadra di livello. Il nostro inviato Emanuele Arinelli era presente alla conferenza stampa e ha posto delle domande a Mazzamauro, al DS Antonazzo e a mister Colavitto. Le loro parole:

 

Buonasera Presidente, innanzitutto, le chiedo di lanciare un messaggio ai tifosi in vista della prossima stagione e quanta emozioni c’è di partire quest’anno?

“Buon pomeriggio a tutti. Il messaggio che lancio ai tifosi è che dobbiamo essere tutti tranquilli, perché questo sarà un campionato completamente diverso dal precedente, perché è un campionato difficile e ci devono stare tutti vicini, perché nelle difficoltà si vede la vicinanza di un pubblico. Questo sarà un campionato dove noi, lo voglio dire già da subito, stiamo allestendo una squadra di livello, però batteremo principalmente alla sostenibilità, cosa che ho già detto probabilmente nel mese di dicembre perché oggi se non si guarda il conto economico non si può vedere la squadra in campo. Cercheremo di divertirci tutti insieme.

Presidente, siamo difronte ad un nuovo capitolo. Le vorrei chiedere da dove nasce la decisione di affidare il nuovo corso del Giugliano ad Antonazzo come direttore sportivo e a Colavitto in panchina? Cosa vi ha spinto a puntare su di loro?

Chi ha seguito il campionato scorso probabilmente avrà anche notato la presenza del direttore Antonazzo sugli spalti, quindi non è stata una scelta dovuta magari a qualche cosa che è successo, ma è una scelta studiata.

Per quanto riguarda il mister, oggi lo possiamo dire, io ringrazio Bertotto per quanto ha fatto, perché non possiamo dire che ha fatto male, anzi, ha fatto bene. Però il mister era un vecchio pallino sia mio sia di mio figlio, abbiamo riscontrato anche la stessa cosa nel direttore, quindi quest’unità di intenti ci ha portato ad avere finalmente con noi il mister”.

Direttore Antonazzo

Buonasera direttore, benvenuto a Giugliano. Lei ha avuto nel suo passato molti giocatori, ma specialmente grandi attaccanti basti pensare a Patierno, che lo scorso anno ha fatto benissimo all’Avellino. Vorrei allora farle una domanda: per chi non lo conoscesse, che tipo di giocatore è Isaac Prado e cosa può dare quest’anno al Giugliano?

E’ una buona domanda perché a Francavilla siamo stati molto fortunati con gli attaccanti. A Francavilla comunque la maglia numero 9 ha portato bene, ne sono venuti fuori veramente tanti. Prado rientra in quella fase di giocatori che ha una fame incredibile, è un giocatore che arriva in una fase della sua età di grande maturità, un attaccante che ha fatto dei bei gol quest’anno.

Ci è piaciuto proprio come si è posto, la sua voglia. Aveva delle richieste molto più alte rispetto alle nostre perché in D davvero c’è stata un’asta pazzesca per questo ragazzo. Ma lui si vuole giocare la sua chance in Serie C e noi siamo veramente molto contenti di averlo con noi”.

Mister Colavitto:

Buonasera mister e benvenuto a Giugliano. Le dico sinceramente che tutte le persone con cui ho parlato e che la conoscono, sia dal punto di vista umano che professionale, me ne hanno sempre parlato benissimo: una persona capace, grintosa e, soprattutto, competente, che non è un aggettivo da sottovalutare. A livello umano qual è il suo obiettivo quest’anno?

“Voglio cercare sempre di migliorarmi e grazie a questa opportunità io sono comunque convinto di potermi migliorare e ho accettato questa sfida con tanto entusiasmo, e quell’entusiasmo che ho io lo devo portare ai ragazzi e sono convinto di riuscirci”.

 

 

 

A cura di Emanuele Arinelli

 

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