Quattro competizioni da affrontare in cui il suo Napoli “vorrà dare fastidio a tutti, come un anno fa”. Però con il vantaggio di un mercato già molto avanti, di una rosa più profonda e con maggiore qualità, e della possibilità di allenare sin da subito la squadra quasi al completo. “Guardavo la foto dello scorso anno qui a Dimaro, per un motivo o un altro (Nazionali post europeo, mercato in ritardo, ndr.) alla fine di quel gruppo sono rimasti in sei. Logico che oggi avere già una base solida su cui lavorare dall’inizio è un vantaggio enorme. C’è la base di chi ha vinto lo scorso anno e in più stanno arrivando giocatori che ci daranno una mano, bravi, ma che ancora non hanno toccato il loro punto più alto in carriera. Io spero di aiutarli a crescere, quello è il mio lavoro. Ovviamente non parlo di De Bruyne, che non ha bisogno di presentazioni”. Già, Kevin è valore aggiunto, l’uomo qualità che può aiutare il Napoli ad avere ambizioni diverse. “Speriamo possa darci uno step ulteriore, ma dirlo il primo giorno di ritiro è difficile. Avevamo bisogno di un giocatore che alzasse la qualità della rosa, e lui è stato uno dei centrocampisti più forti al mondo per tanti anni. Ora viene da noi ad affrontare una nuova sfida, anche per lui è una situazione diversa: ha già raggiunto livelli altissimi nella sua carriera e ha tanto da dare ancora al calcio”.
Fonte: Gazzetta
