Ci si ritrova, almeno virtualmente. Ritorna l’estate ritorna “il caso Osimhen”, più puntuale di un tormentone musicale. “Ha fatto sapere che per il momento la sua intenzione è ancora quella di dare priorità alle chance europee, limitate al Galatasaray e allo United in Premier, che però non fa la Champions; e soprattutto, ed è questo il vero spartiacque, che fino al 10 luglio non comunicherà alcuna decisione”. Lo si legge sul CdS. Insomma…“S’è preso ancora dieci giorni. Ma il Napoli, nel frattempo, lo ha avvisato ufficialmente che se le cose non cambieranno sarà convocato per il raduno del 15 luglio. […] Il Napoli, insomma, non può fare altro che dialogare con l’entourage, lavorare e attendere l’epilogo di questa incredibile maratona: che Osi resti, al momento, è fuori discussione, ma il tesoro da 75 milioni rappresentato dal valore della clausola rescissoria è un bene congelato, virtuale fino a quando non sarà ceduto. Il suo contratto scadrà il 30 luglio 2026, ma il club di De Laurentiis ha blindato la propria posizione prima del trasferimento al Gala, fissando a proprio favore l’opzione automatica di rinnovo fino al 2027. Non ancora esercitata, sia chiaro. Anche perché la clausola sarà valida per l’intera sessione estiva di mercato”
