Una maglia da sogno per i tifosi. Il Galatasaray, ieri, ha presentato le divise per la prossima stagione. Uno store ha esposto la 45 di Victor Osimhen che, in realtà, sta per tornare a Napoli: il prestito scade il 30 giugno. Qualcuno dalla Turchia aveva spiegato che l’iniziativa era stata di un semplice rivenditore, quello della foto divenuta virale sui social, ma in realtà sul sito del Galatasaray – dove non figura più Mertens – è possibile personalizzare la maglia inserendo proprio il numero 45 e il nome Osimhen sulla schiena. Un modo per provare a convincerlo? Una strategia di marketing? Probabile, possibile. Sempre secondo la stampa locale, pare che Buruk, l’allenatore del Galatasaray, lo abbia anche chiamato per convincerlo a restare. Scrive Il Corriere dello Sport.
D’altronde il club di Istanbul le sta provando tutte per riportare a casa Victor, l’uomo copertina dell’ultima stagione con 37 gol all’attivo, 26 in campionato, la vittoria della Süper Lig e la Coppa di Turchia. Osi ancora riflette, il Napoli si augura che la decisione arrivi quanto prima. De Laurentiis aspetta. I 75 milioni della clausola Osimhen sono fondamentali. Il centravanti, però, non ha ancora sciolto le riserve. Poteva trasferirsi all’Al-Hilal già prima del Mondiale per Club. Aveva ricevuto un’offerta super, 40 milioni a stagione. La proposta è ancora valida. Per lui è pronto un triennale con opzione per un’altra stagione per un totale di 160 milioni di euro netti. Osi aveva declinato l’offerta per non partecipare al Mondiale per Club e godersi le vacanze. Cosa accadrà nei prossimi giorni? Un’occasione simile è irrinunciabile.
Osi ci sta pensando. Dalla Saudi Pro League sono convinti che alla fine il sì arriverà. Osi però vorrebbe restare in Europa, ma sa bene che cifre del genere potrà guadagnarle solo in Arabia. Tornare a disputare la Champions League, nel caso, avrà per lui un prezzo: 23 milioni a stagione a cui rinunciare. Ovvero la differenza tra i 40 dell’Al-Hilal e i 16 del Galatasaray. Uno sforzo enorme, per il club di Istanbul, come confermato dal vicepresidente, Abdullah Kavukcu, secondo cui l’offerta per Osi – che attualmente guadagna 10 milioni – ha una data di scadenza. Converrà affrettarsi. Alternative valide, a parità di stipendio, non ce ne sono in Europa. La Premier League, il suo sogno storico, non farà follie per lui. Liverpool, United e Chelsea sono alla finestra, ma alle proprie condizioni. È una questione di scelte.
