Per dirselo in (quasi) tutte le lingue del mondo, ci stanno benissimo un inglese, uno svizzero e un italiano: e così il Napoli, che sa cosa vuole, inseguirà ancora se stesso, la sua natura travolgente e le sue ambizioni costruendosi una Babele che sappia di Grande calcio. Il mercato è un tormento, vale per chiunque e persino per chi ha appena vinto uno scudetto e deve difenderlo, per chi torna in Champions League e la trova cambiata, allargata, per chi alla Coppa Italia vorrà dare stavolta la sua dignità e per chi dovrà pure andarsi a giocare la Supercoppa: guai adagiarsi, come insegna il passato, riempito d’un trionfo insospettabile. Però adesso che si è passati dalle macerie dell’estate 2024 all’opulenza di tre mesi in cui si sentirà nitidamente il tintinnio del danaro, val la pena non sprecare tempo e Giovanni Manna ha tracciato un solco e le priorità: il centrale difensivo che lo stuzzica è inglese, l’esterno è svizzero e la punta è italiana, ma è lecito ribaltare le situazioni, perché succede e non dipende da te.
Piano A: Trevoh Chalobah, che di Napoli sa tutto grazie al fratello che c’è già stato: ha un fisico bestiale (1,92), una esperienza internazionale e l’età giusta (26 tra due settimane). Costa un po’ (25 milioni di euro), ha un ingaggio già rilevante (tre milioni circa) e però dà le garanzie che servono al Napoli per sentirsi blindato. Alle spalle, perché un piano-B dev’esserci sempre, rimane Sam Beukema (26 anni), stesso prezzo più o meno, contratto più accessibile e resistenza del Bologna.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
