L’intuizione giusta: così il Bologna ha scoperto e valorizzato Dan Ndoye

L’edizione odierna de ‘Il Mattino’ ha fatto un focus sull’obiettivo numero 1 del Napoli: Dan Ndoye

0

Che Dan Ndoye fosse un talento lo si era capito fin dal suo sbarco in Serie A. Già nella sua prima stagione con Thiago Motta in panchina, culminata con l’incredibile qualificazione in Champions League, l’esterno svizzero aveva mostrato sprazzi di grande qualità. Ma è stato Vincenzo Italiano, nella stagione successiva, a liberarne definitivamente il potenziale, trasformandolo in uno degli esterni offensivi più incisivi dell’intero campionato.

Factory della Comunicazione

Un colpo di mercato intelligente, frutto della visione dei dirigenti rossoblù al servizio del presidente Joey Saputo. Dieci milioni circa il costo dell’operazione per strapparlo al Basilea e portarlo in Italia, un investimento rivelatosi vincente. Nato da madre svizzera e padre senegalese, Ndoye era già finito sul taccuino di Italiano ai tempi della Fiorentina, quando i viola affrontarono il Basilea nella semifinale di Conference League. In quella doppia sfida brillò Amdouni con una doppietta, ma fu proprio Ndoye a rubare la scena per dinamismo e intelligenza tattica, nonostante fosse schierato in un ruolo molto diverso da quello attuale.

All’epoca, infatti, l’allenatore Heiko Vogel lo utilizzava come esterno a tutta fascia sulla destra, a metà tra il terzino e il centrocampista. Un jolly capace di interpretare il ruolo con personalità, al punto da finire nei radar di diversi club di Premier League. Ma a spuntarla fu il Bologna, che bruciò la concorrenza e lo convinse a sposare il progetto rossoblù. Oggi, quella scelta si è rivelata una delle più felici del mercato recente in Italia.

Fonte: Il Mattino

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.